Trasferirsi in Portogallo col regime NHR (Non Habitual Residents) nel 2020 conviene ancora a tutti?
È la domanda che ci stanno facendo ripetutamente questi giorni dopo la notizia dell'emendamento alla finanziaria portoghese per il 2020.
Infatti pare che il programma NHR non costituirà più il grande sogno per i pensionati: finirà il beneficio dell'esenzione fiscale? È quasi sicuro e vi spiego perché.
Come mai cambiare le cose che vanno bene?
Il perché in due parole: il Portogallo è stato "accusato" di concorrenza sleale fiscale in quanto con la sua previsione di esenzione totale dalle tasse per i pensionati, ha attirato a sé un numero considerevole di pensionati italiani ed europei, e scatenando le ire soprattutto di Svezia e Finlandia che hanno lottato contro da diversi anni.
Avevamo già parlato della residenza NHR (non-habitual residents) qui diversi mesi fa, ma vediamo cosa sta succedendo oggi, e chi verrà colpito dalle novità legislative, appena prende vita la conversione in legge delle modifiche.
Durante la lettura trovate ciò che dovete fare per ottenere la residenza in Portogallo col programma NHR.
Contesto di partenza
Dal 2009 il paese lusitano è stato chiamato "il paradiso fiscale dei pensionati" per il successo ottenuto col lancio del programma NHR (residenti non abituali in Portogallo) : esenzione totale delle tasse sulla pensione per lunghi 10 anni.
Aliquota fiscale del 20% per gli NHR non pensionati, a condizione che svolgano una "attività ad alto valore" fra quelle previste dalla legislazione portoghese.
Qualcuno ha chiesto fa a dimostrare d'essere "individuo di alto alto valore", in quanto su internet hanno letto che questo è il requisito. Ma non fatevi confondere: il governo portoghese vuole attrarre le professioni classificate ad alto valore, e non ovviamente gli "individui di alto valore", pena al conversione in una legge incostituzionale.
Residenza portoghese e immobili in Italia: chiarimento di un problema frequente per i nostri amici italiani
L' esenzione fiscale per 10 anni non esonera dalla responsabilità fiscale quei pensionati italiani che continuano, dopo il trasferimento in Portogallo, ad essere proprietari di immobili in Italia. Diverse persone che si trasferiscono all'estero continuano a rimanere proprietari di immobili, ma ci chiedono se devono pagare le tasse in Italia su quegli immobili, nonostante siano residenti all'estero. Non c'è dubbio, si, bisogna dichiarare le proprietà e pagarci le tasse.
Sul tema si è pronunciata la Commissione Europea ha considerato il mancato pagamento dell'IMU da parte dei pensionati italiani espatriati, come una esenzione discriminante nei confronti dei cittadini degli altri stati membri in quanto lesiva del divieto europeo di discriminare in base alla nazionalità. La fonte normativa è rubricata in: "IMU per immobili posseduti da cittadini residenti all'estero" all'Art. 9-bis , della L. n.80 del 23 .05.2014, in G.U. 27 maggio 2014, n.121.
Torniamo al Portogallo
L'iniziativa del programma di residenza NHR nel 2009 è stata azzeccata nell'ottica del Portogallo di attrarre capitali ed investitori stranieri. Ma in Europa ci sono stati paesi come Finlandia, Svezia (nonostante solo circa 2000 cittadini nordici risiedano in Portogallo) e Francia (che ha mostrato il proprio dissenso durante la rivolta dei "giubbotti gialli"), che sono stati sempre contrari a questa politica di esenzione delle tasse sulle pensioni.
La felice conseguenza per il Portogallo, è stata che quasi 3000 pensionati italiani, soprattutto quelli con alte pensioni, hanno scelto di trasferirsi in Portogallo. Oggi, per un contesto di circa 400.000 pensionati italiani espatriati, risulta che gli assegni pensione più alti sono goduti proprio in Portogallo, oltre che a Cipro.
Quindi trasferirsi in Portogallo nel 2020, converrà come prima per i pensionati?
Il parlamento portoghese ha approvato il 6 febbraio 2020 il disegno di legge del bilancio per il 2020, che include l'introduzione di un'aliquota fiscale del 10% d'imposta sulle pensioni dei residenti stranieri NHR. Questa nuova aliquota, appena entrerà in vigore, sostituirà l'esenzione totale dalle tasse che era prevista per i pensionati.
NHR, la residenza che si rivolge a diverse professioni
Mi rivolgo ai non pensionati: se è la prima volta che leggete qualcosa sulla residenza NHR, e non siete pensionati, potrebbe essere vantaggioso anche per voi trasferirvi in Portogallo. Infatti il programma NHR include e disciplina diverse tipologie di professioni che magari state già esercitando. Potete informarvi meglio, leggendo più avanti.
Gennaio 2020: cosa sta cambiando?
Alla domanda "trasferirsi in Portogallo nel 2020, conviene?" Dipende.
Recentemente, in occasione della nuova finanziaria portoghese, è stato approvato un nuovo emendamento per il 2020: i pensionati stranieri che chiederanno la residenza NHR non avranno più diritto ad un'esenzione totale delle tasse, ma pagheranno un'imposta.
La proposta iniziale si aggirava intorno ad un'aliquota dal 15 al 20% ed un pagamento minimo di 7500€.
Tuttavia pare che (aspettiamo la legge definitiva, in questo momento siamo ad inizio gennaio) la tassa sarà flat al 10% ed il pagamento minimo delle 7500€ sia stato abolito già nell'ultimo emendamento. Inoltre la disposizione non avrà effetto retroattivo, per cui i pensionati stranieri con residenza NHR continueranno a godersi il loro "paradiso fiscale".
Le varie normative a contenuto fiscale, soprattutto dei paesi europei, sono in continuo e veloce cambiamento, e purtroppo la maggior parte delle volte, si tratta di un cambio in peggio a carico del contribuente. In ogni caso, è previsto, salvo intoppi, che la modifica in oggetto entrerà in vigore verso metà febbraio, con buona pace di San Valentino.
Reazioni contro l'abolizione dell'esenzione dalle tasse per i pensionati.
Gli effetti positivi dell'esonero sono stati evidenti dato il boom immobiliare a Lisbona, Porto e Algarve in questi anni. Al contrario, l'iniziativa di tassare i pensionati ha fatto nascere un fiume di polemiche soprattutto da parte di categorie professionali come intermediari immobiliari e consulenti d'investimenti che hanno considerato l'emendamento della finanziaria 2020 come "un crimine contro la nazione".
L' "Associazione pensionati Roma" ha visto bene questo approccio del governo portoghese come una ricerca di equilibrismo di fronte alle accuse del Nord Europa: non spaventare troppo i pensionati stranieri che stanno pensando di trasferirsi in Portogallo da una parte, e, dall'altra, allentare le tensioni del Portogallo con la UE che ultimamente fa dell'imposizione fiscale a cittadini e pensionati, un "dictat" che non ammette remore.
Il programma NHR
Chi può richiederlo?
Tutti i cittadini EU, SEE ed i cittadini svizzeri. per gli Extra UE è previsto un "Visa Gold" che permette il libero accesso allo spazio Shengen. Ma ai nostri amici italiani tutto questo non interessa in quanto cittadini europei, perciò torniamo a noi.
Fra le categorie beneficiare del programma di residenza non-abituale (NHR) troviamo sicuramente i pensionati stranieri con reddito estero, che, una volta convertita in legge, non avranno più l'esenzione totale delle tasse.
Inoltre la normativa NHR prevede fra i legittimati anche lavoratori dipendenti ed autonomi che svolgano un lavoro "ad alto valore aggiunto". La legge elenca 3 branche: scientifico, tecnico od artistico.
All'interno di ciascuno settore, vengono individuate attività altamente qualificate fra ingegneri, architetti, tecnici, dirigenti, amministratori, manager ed investitori collegati a società regolate da normativa specifica fiscale sugli investimenti; medici, dentisti, psichiatri; per finire con attori, musicisti e artisti di alto livello.
Cosa dovete fare per ottenere la residenza NHR?
- 1Registrare la vostra residenza fiscale in Portogallo, in base alla prova che vivete nel paese da almeno 183 giorni, anche non consecutivi, durante l'anno. Se, al 31 dicembre dell'anno in corso in cui vi registrate, il tempo del vostro soggiorno è inferiore a 183 giorni, dovete dimostrare che avete vissuto nella vostra casa in Portogallo considerandola la vostra casa residenziale (dimora abituale).
- 2Non dovete essere stati residenti in Portogallo nei 5 anni precedenti
- 3Presentare dichiarazione dei redditi degli ultimi 5 anni (prova che conferma anche la non residenza del paese negli ultimi 5 anni, e in caso contrario motivo di rigetto della domanda)
- 4Non è necessario che la casa venga acquistata per procedere con la richiesta di residenza NHR. l’intenzione di risiedere in Portogallo è pienamente provata se l’affitto, per esempio, è stipulato per almeno 1 anno, dal momento della richiesta di residenza.
- 5Richiedere il NIF, numero identificativo fiscale a 9 cifre. Per ottenerlo bisogna possedere la prova di residenza (contratto d’affitto e bolletta d’energia elettrica), il visto o il certificato di residenza, ed il passaporto.
- 6Una volta ottenuto il NIF, si può richiedere la residenza NHR anche on line qui. Sistema digitale comodo per avere tracciamento della procedura.
- 7La residenza NHR è concessa per 10 anni.
NHR e fisco in Portogallo
Successivamente alla ratifica degli emendamenti, e cioè all'entrata in vigore della legge, si verificherà che, i pensionati stranieri che faranno richiesta di residenza NHR e ricevono redditi/rendite esteri, saranno soggetti ad un'aliquota impositiva del 10%. Queste disposizioni non avranno carattere retroattivo per i pensionati già residenti NHR, né per coloro che richiedono l'iscrizione entro il periodo di ratifica. Ciò vuol dire che la legge che introduce il 10%, non ha effetto retroattivo.
Per semplificare e rendere più chiaro l'argomento, ho cercato di specificare e distinguere fra lavoratori autonomi e dipendenti e fra coloro che producono redditi portoghesi e gli altri che beneficiano di redditi esteri.
Se avete altre domande o dubbi potete proporceli anche qui.
Lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi. Redditi esteri e portoghesi.
Lavoratore dipendente
A. Se il reddito portoghese del residente straniero non proviene da una delle professioni elencate dal regime NHR : si applicano le aliquote progressive standard previste dal sistema portoghese.
B. Se il lavoro del dipendente straniero rientra nelle professioni listate dal programma NHR, si applica l'aliquota flat del 20%
C. Se il reddito del dipendente proviene da fonte estera, nessuna imposta è dovuta al governo Portoghese, quindi esenzione totale delle tasse. Ma non è cosi semplice come sembra. Infatti le condizioni per non pagare le tasse in Portogallo sono ben 2:
Prima condizione: il residente straniero può usufruire dell’esenzione fiscale totale in Portogallo se il suo reddito è estero, non prodotto in Portogallo.
Seconda condizione: per l’esenzione totale in Portogallo deve essere stipulato l’accordo sul divieto di doppia imposizione col Paese dove è originato il reddito, pertanto lo stato dove è originato il reddito può tassare il reddito secondo le proprie norme.
Infine, sul divieto di doppia imposizione, potete trovare l'accordo fra Italia e Portogallo qui. L'accordo è stato firmato a Roma nel maggio del 1980, ratificato a luglio del 1982 (L.n.562), ed i vigore dal 1983.
Lavoratore autonomo
Lavoratore autonomo straniero con reddito estero:
tutti i suoi redditi esteri, compresi quelli derivanti da investimenti o affitti, dividendi o plusvalenze, sono esenti da imposizione fiscale portoghese se le fattispecie citate sono prodotte in un paese col quale il Portogallo abbia stipulato l’accordo sul divieto di doppia imposizione, e quindi possa essere tassato nel paese dove è stato prodotto.
Lavoratore autonomo straniero con reddito portoghese prodotto da una delle professioni "ad alto valore" previste dalla residenza NHR:
questo reddito è tassato con la flat tax del 20%. Tuttavia se l’attività rientra in uno scaglione dove si applica un’aliquota inferiore, il residente NHR ha diritto di scegliere l’aliquota “ordinaria” che risulta inferiore alla flat tax del 20%.
Lavoratore autonomo straniero con reddito portoghese derivante da attività NON inclusa nelle professioni "ad alto valore" previste dalla residenza NHR:
La tassazione è quella prevista dal sistema fiscale portoghese.
Cosa succede per i Paesi senza accordo col Portogallo sul divieto di doppia imposizione?
Il reddito estero dell’autonomo/professionista/imprenditore prodotto in un paese col quale il Portogallo non ha stipulato l’accordo sul divieto di doppia imposizione, sarà assoggettato alla disciplina del modello di convenzione OECD.
Riepilogo del regime fiscale per i residenti non abituali NHR (Non Habitual Residents)
Il residente fiscale in Portogallo per un determinato anno, e non è tassato nei 5 anni precedenti in Portogallo, ha pieno titolo di richiedere il regime fiscale speciale per i residenti fiscali non abituali.
Le tasse che paga come NHR, sono conteggiate in base ad un'aliquota forfettaria del 20%, (avevo elencato sopra qualche ipotesi), sempre che costituiscano e rientrino nelle classi di attività ad alto valore, nei 3 campi previsti dalla legge: scientifico, artistico o tecnico.
Il beneficio fiscale con aliquota flat al 20%, dura 10 anni.
Redditi percepiti fuori dal Portogallo
I redditi esteri dei residenti NHR possono essere considerati esenti da imposizione fiscale, a condizione che siano tassabili nello Stato dove è originato il reddito, ovvero deve essere stipulato l'accordo sul divieto di doppia imposizione, fra Portogallo e Paese dove è originato il reddito.
Imposta su redditi da immobili, interessi, dividendi, Capital Gain (plusvalenze) e royalties
Il regime fiscale portoghese applica un'aliquota fiscale flat del 28%.
Acquisto di proprietà immobiliari in Portogallo
E' un'analisi che va fatta caso per caso in quanto ci sono 3 tipi di tasse sulla proprietà in Portogallo: la IMI è la tassa sugli immobili, la IMT è la tassa sui trasferimenti e la IS è l'imposta di bollo. L'imposta comunale sulla proprietà viene addebitata sul valore registrato degli immobili.
Imposta sulle successioni e donazioni
Non viene applicata a discendenti ed ascendenti diretti compreso il coniuge. Invece per tutti gli altri l'imposta di bollo è pari al 10%. Per le donazioni si paga solo una imposta di bollo dello 0,8%.
IVA
Sono previste tre classi di aliquote iVA: la più bassa è del 6% e scende fino al 4% nelle Azzorre e al 5% nella regione autonoma di Madeira. La più alta è del 23% e scende al 18% nelle Azzorre e al 22% a Madeira.
Social Security System (contributi previdenziali)
Anche in questo caso il passo determinante è se il paese abbia stipulato o meno l'accordo sul divieto di doppia imposizione.
Se il residente straniero paga i contributi in un paese europeo che abbia stipulato col Portogallo l’accordo sul divieto di doppia imposizione, può essere esonerato dal pagare la sicurezza sociale in Portogallo. E nel caso dell'Italia, ci siamo. Ora la situazione cambia per dipendenti o autonomi.
Per il rapporto di lavoro dipendente, i contributi sono condivisi dal datore e dal dipendente nella misura del 23,75% e dell’11%, rispettivamente.
La stessa aliquota è riproposta nell’ambito di un consiglio d’amministrazione tra dirigenti e altri membri del consiglio.
Per i lavoratori autonomi il dovuto era basato su un reddito nozionale, cioè su una ipotesi di reddito (cd. reddito fittizio). La determinazione del quantum è riesaminata ad ottobre di ogni anno da parte dell’autorità competente di sicurezza sociale. I contributi dovuti si aggiravano intorno al 29% del reddito nozionale.
A partire dal 2019 la base del contributo nozionale (cioè l’ipotesi di reddito sul quale gravava un’imposta del 29,6%), cessa di esistere come metodo di calcolo: il nuovo regime prevede una rendicontazione trimestrale ed un’ aliquota che si abbassa al 21,4%.
Siete delusi dal Portogallo? Volete qualche idea su dove espatriare per liberarvi legalmente dalle tasse?
Vi state sempre chiedendo se trasferirvi in Portogallo nel 2020, conviene?
Se non volete pagare tasse ed avete un reddito estero, valutate il ventaglio dei paesi con fiscalità territoriale: queste giurisdizioni non tassano i redditi esteri (non solo la pensione).
Non vi resta che scegliere il paese che vi piace e vi conviene di più. Ma non fatevi abbagliare dalla "pacchia" fiscale perché non è l’unico elemento che vi deve guidare nella decisione di trasferirvi e cambiare paese.
Nel paese scelto non ci state andando solo in vacanza, ma ci dovete vivere tutti i giorni, proprio tutti, quindi dovete essere certi che sia di vostro gradimento.
Verificate a fondo la vostra situazione specifica personale. Un paese che va bene per altri, potrebbe non andare bene per voi.
Valutate il clima, la cultura sociale, le abitudini culinarie, il costo della vita ed il sistema sanitario. Tutti questi sono elementi coi quali convivrete ogni giorno.
Per non farvi perdere tempo a cercare nel blog, vi indico direttamente i link dei paesi che offrono il beneficio dell'esenzione fiscale per i redditi esteri e, in qualcuno di questi, ci sono stata personalmente.
All’interno di ogni post potete analizzare gli elementi giuridici essenziali di ciascun paese per trasferire la vostra residenza, e farvi anche una passeggiata virtuale fra le foto.
Ecco i paesi che conosco più da vicino con una giurisdizione che non tassa i redditi esteri: Filippine, Malesia, Thailandia, Costa Rica, Georgia ma ce ne sono anche altri.
Se volete ragionare meglio sulle vostre scelte per non sprecare tempo e denaro, potete richiedere una consulenza gratuita con noi.