Trasferirsi in Portogallo: lo schema di residenza non-abituale
Introdotto nel 2009, con lo scopo di rendere il Portogallo una destinazione attraente anche dal punto di vista fiscale, affianca una tassazione appetibile ai classici punti di forza del paese: sole, arte e spiagge.
I residenti non-abituali possono godersi la vita, sviluppare i progetti personali e accrescere il proprio patrimonio in uno stato europeo, a tassazione agevolata in un paese che non appartiene ad alcuna black-list.
Il Portogallo fa parte dell’Unione Europea e dell’area Schengen, e presenta un ambiente socio-politico stabile.
Con lo schema di residenza non-abituale il Portogallo si afferma come una tra le destinazioni più gettonate da expat americani, sudafricani ed europei, che per varie ragioni sono in cerca di un luogo attraente in cui trasferirsi, lavorare e godersi la vita.
La caratteristica principale dello status di residente non-abituale è una tassa imponibile ferma al 20% per 10 anni, con un iter per presentare la domanda semplice e lineare.
Requisiti per lo status di residente non-abituale
Per diventare un residente non-abituale non devi aver risieduto in Portogallo nei 5 anni precedenti alla tua domanda.
Devi essere residente fiscale in Portogallo l’anno in cui vuoi che abbia inizio la tua residenza non-abituale. La presentazione della domanda deve avvenire entro il 15 marzo dell’anno successivo a quello in cui hai trasferito la residenza, e può essere inoltrata sia online che all’ufficio fiscale più vicino.
Il processo online è lineare, e ti permette di verificare lo stato della domanda a partire dalle 48 ore successive alla presentazione.
Puoi affidarti a noi per ricevere supporto nella preparazione dei documenti e della domanda.
Una volta approvata la domanda acquisirai lo status di residente portoghese non-abituale per la durata di 10 anni.
Quando i 10 anni saranno decorsi, la tua residenza verrà considerata ordinaria.
Nel caso in cui il residente non-abituale cessi di beneficiare della tassazione agevolata per uno o più anni, sempre all’interno dei 10 anni, questi avrà la possibilità di riprendere a godere del trattamento privilegiato per gli anni rimanenti.
Tassazione sui redditi interni
Una caratteristica dello status di residente non-abituale è la flat tax imponibile al 20%.
È applicabile sui redditi nazionali derivati da lavoro autonomo o dipendente.
Il residente non-abituale ha diritto a questa tassazione purché il reddito provenga da un lavoro ad “elevato valore aggiunto”. Eccone alcuni esempi:
- Revisori
- Architetti, ingegneri
- Dottori e dentisti
- Insegnanti
- Libere professioni
- Alti dirigenti
Tassazione sui redditi esteri: esenzioni
Redditi esteri generati da lavoro dipendente (categoria A)
I redditi esteri generati da lavoro dipendente (categoria A, secondo la normativa) possono godere di totale esenzione se:
- Il reddito è tassato nel paese in cui è stato prodotto, quando esista un accordo sulla doppia imposizione in atto tra il Portogallo e la giurisdizione in cui è stato generato il reddito, o
- Se non c’è un accordo di doppia imposizione, il reddito è tassato nel paese di origine, purché si possa considerare non prodotto in territorio portoghese. Nel caso in cui si consideri prodotto in Portogallo, non è possibile portarlo in esenzione.
Redditi esteri generati da lavoro autonomo (categoria B)
I redditi esteri generati da lavoro autonomo, inclusi servizi di alto valore aggiunto, redditi derivati da investimenti, plusvalenze, dividendi, affitti (categoria B), possono essere esenti da tassazione in Portogallo. L'argomento è controverso. Da una parte si trovano online molti articoli che semplificano la questione e affermano in modo superficiale che sempre e comunque i redditi esteri sono esenti.
In realtà sono molto più frequenti i casi in cui il reddito estero è soggetto a tassazione.
La norma che disciplina lo schema di residenza di Residente non Abituale dice che se il reddito estero può essere tassato nella giurisdizione in cui è stato prodotto, in conformità con un accordo preesistente sulla doppia imposizione tra il Portogallo e l’altro stato, allora è esente.
Se non è presente un accordo sulla doppia imposizione tra i due stati, può essere applicato il modello di convenzione OECD, a condizione che il Portogallo non abbia espresso osservazioni sul modello, e, di nuovo, purché il reddito non possa essere considerato prodotto in territorio portoghese.
L'altra condizione è che il reddito estero non deve essere prodotto in un paese inserito in black-list in Portogallo. Ma anche in questo caso, se tra il paese in black-list e il Portogallo esiste un accordo sulla doppia imposizione, allora il reddito estero viene portato in esenzione.
Attenzione.
Fin qui sembrerebbe tutto semplice e lineare. Il fatto è che la norma sulle società controllate all'estero cambia radicalmente la prospettiva.
Purtroppo in tanti si formano l'idea di poter vivere in Portogallo senza pagare tasse.
Non è vero e in tanti se ne rendono conto troppo tardi.
Spieghiamo tutto in questo articolo.
Reddito estero prodotto da pensione (categoria H)
I redditi da pensione estera sono tassati al 10%
Il Portogallo ha stretto più di 60 accordi sulla doppia imposizione, tra cui anche con Malta e Hong Kong, e ha in atto oltre 15 accordi sugli scambi di informazioni fiscali.
Se stai pensando di espatriare in un paese che combini un buon clima a una tassazione interessante, il Portogallo potrebbe rientrare tra le tue opzioni.
Se hai bisogno di aiuto per trasferirti in Portogallo, o se sei ancora indeciso e vuoi vagliare opzioni ancora migliori, puoi fare domanda per un incontro gratuito.
Foto: GloecklThomas, Daniel Gillaspia, Héctor J. Rivas.