Agosto 26

Tasse sui capital gain all’estero

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By  Carla Galanti


Espatriare anche per pagare meno tasse o per abolirle? Assolutamente si.

Se il tuo scopo è questo, troverai qui diversi spunti per sapere dove trasferire la tua residenza in base alla disciplina dei capital gain:

  • quando e perchè il fisco considera tassabile un’attività;
  • pianificare se investire a lungo o a breve termine;
  • quali criteri tenere presente per scegliere il paese più favorevole;
  • quali sono i paesi che non tassano il capital gain;
  • quali giurisdizioni tassano il capital gain e con quali aliquote.

Tassazione dei capital gain ed espatrio

Tra le domande più frequenti che ci arrivano troviamo: “dove posso trasferirmi per pagare meno tasse sul capital gain?” O anche: “Ci sono paesi dove non si applicano le tasse sul capital gain?”

Il sistema fiscale italiano diventato sempre più aggressivo, ha ormai sfiancato tutti. Troppi imprenditori e investitori  pagano aliquote d’imposizione fiscale molto alte che si ripercuotono negativamente non solo sul proprio business ma anche sulla vita personale.

Per un italiano che vuole espatriare diventa sempre più complicata la ricerca del paese ideale, sopratttutto in tema di tassazione. Questo perchè al panico generato dalla persecuzione fiscale italiana, si aggiunge un clima internazionale in cui le leggi fiscali e migratorie stanno cambiando velocemente. L’intreccio di queste situazioni rende più complicato individuare le fonti più aggiornate e validate, che costituiscono la base più sicura dalla quale partire per il tuo espatrio.

Capital Gain: dove espatriare per trovare la tassazione più favorevole

La disciplina sui capital gain  è molto varia nei diversi paesi del mondo.

In Italia la tassazione sul capital gain è passata, nel 2014, dal 20% al 26%.  Questa aliquota viene applicata anche ai dividendi staccati dalle singole azioni, agli Eft e ai fondi comuni.

In tutto il mondo l’imposta sulle plusvalenze (capital gain) si applica a una grande varietà di transazioni e investimenti, a lungo e a breve termine, nei mercati finanziari e nel mercato immobiliare.

Molte persone condizionate dalla fretta di liberarsi dall’oppresione fiscale, hanno scelto spesso il paese sbagliato con pesanti conseguenze sul proprio patrimonio e sulla propria salute. Affidarsi a fonti non validate o, farsi convincere da tranelli di marketing di chi vuol vendere una residenza particolare, o ascoltare notizie fuorvianti, crea convinzioni e illusioni di cui meglio evitare le conseguenze.

Le fonti aggiornate e validate devono essere affiancate anche da un tuo piano preciso su cosa farai.

Per scegliere il paese con la tassazione sui capital gain più adatta alle tue esigenze, devi avere chiaro il tipo di attività d’investimento che farai all’estero. E’ un modo per partire col piede giusto per sapere a cosa andrai incontro nel nuovo paese dal punto di vista fiscale.

Individua che tipo di attività d’investimento farai all'estero per scegliere il paese con la tassazione sui capital gain più conveniente per te

 

La tassazione sui capital gain nel panorama mondiale anche se molto variabile,  si basa tuttavia su principi comuni a diverse giurisdizioni. Per esempio, principio comune è quello per cui la tassazione scatta di regola nell’ipotesi di attività a breve termine. Inoltre possiamo trovare tra le aliquote più basse di tassazione quelle rivolte all’investimento immobiliare.

Troviamo spesso giurisdizioni che tassano i capital gain solo sui beni mobili, azione o cripto valuta, se detenuti per un periodo inferiore a un anno.

Ma troveremo diverse giurisdizioni che non tassano il capital gain.

Ci arriviamo più avanti.

Cosa è il capital gain?

E’ il guadagno in conto capitale, cioè la plusvalenza. Rappresenta il risultato positivo tra il prezzo di vendita superiore rispetto al prezzo d’acquisto (può riguardare un’azione, una cripto moneta, un’opzione o  un’obbligazione, o un immobile).

Rispetto a un investimento, il capital gain è solo una parte del rendimento totale, in quanto non comprende i dividendi.

I dividendi costituiscono gli importi distribuiti dalla società agli azionisti come remunerazione del capitale investito.

Pertanto il rendimento totale è composto da capital gain e da dividendi insieme.

Liberarsi dai problemi fiscali porta anche arricchimento, non solo economico

Quando ti chiedi “dove espatriare”, pensi bene se consideri che trasferirsi all’estero può significare anche un arricchimento per te, e non solo dal punto di vista economico. Ma questo risultato non lo ottieni,  come molti pensano,  solo perchè vai a vivere in un paese con un basso costo della vita. Invece, devi scegliere, prima di tutto,  il paese fiscalmente adatto a te.

Il risparmio fiscale sulle tasse genera infatti, anche un’accelerazione naturale nei tuoi guadagni e allo stesso tempo una forte riduzione del tuo stress.

Prima di cercare il paese dove vuoi trasferirti, chiarisci a te stesso che tipo d’investimento vuoi fare all’estero (es.: mobiliare o immobiliario / a breve o a lungo termine). Se hai chiaro che investimenti farai, possiedi le basi per  individuare il sistema fiscale più adatto alle tue esigenze.

Il luogo dove ti trasferirai è importante.  Potrà contribuire a generare il tuo arricchimento, che non sarà solo economico, ma soprattutto personale perchè ti  permetterà di vivere la vita come meriti di vivere.

Buone notizie per il tuo futuro quindi: puoi trovare il paese fiscalmente migliore per te. E che ti potrà permettere un arricchimento economico e personale.

Tuttavia quando scegli la tua nuova residenza all’estero, non badare solo all’aspetto fiscale. Considera tutti gli elementi che compongono il tuo espatrio, la tua vita: dai requisiti di residenza che puoi soddisfare, a quale livello di qualità della vita sei disposto ad accettare, o a quale standard pretendi di ottenere a livello sanitario.

Se vuoi qualche riflessione sulla ricchezza leggi qui.

Il tuo futuro: azzerare le tasse sul capital gain

Se lo scopo del tuo espatrio è anche risparmiare sulle tasse devi chiarirti su quale attività d’investimento farai all’estero: a lungo termine o a breve termine. La misura della tassazione sui tuoi capital gain dipenderà proprio da questo perchè la disciplina fiscale sui capital gain cambia a seconda del tipo d’attività, a seconda sia a breve o a lungo termine.

Lo stesso paese può essere conveniente se investi su cripto monete a lungo termine, o invece meno conveniente per te se, per esempio, speculi su cripto monete nel breve periodo. La disciplina fiscale è una materia che sta cambiando velocemente, per questo devi verificarla spesso in base a fonti aggiornate e validate.

Dopo che hai confrontato le varie giurisdizioni  sulla disciplina prevista per il tipo di attività che hai scelto di fare nel nuovo paese, sei pronto per decidere. Ti stai basando su pilastri solidi e la tua residenza potrà durare tanti anni quanti deciderai tu. Metti in conto che le giurisdizioni nel mondo sono circa 190: impossibile non trovare ciò che fa per te.

Per chiarire, tieni presente che le indicazioni che troverai sulle aliquote previste dalle varie giurisdizioni, si riferiscono, per la gran parte, all’attività di gestione di strumenti finanziari, mentre la plusvalenza sulle attività immobiliari ha una disciplina separata, in quanto viene disciplinata secondo parametri differenti da paese a paese.

Se espatri per risparmiare, stabilisci se farai attività d’investimento a lungo termine o attività speculativa a breve termine

Cosa farai: speculare o investire? Effetti sulla tassazione.

Esaminando ogni singola giurisdizione, trovi criteri di tassazione differenti sulla plusvalenza a seconda che incida su beni immobili o beni mobili. Ma non solo. C’è un altro elemento di variabilità che si ripercuote sulla tassazione dei capital gain: il tempo.

All’interno della disciplina per ciascuna categoria di beni, l’elemento fondamentale di differenziazione tra attività non tassabile e attività tassabile,  è dato dal fattore tempo. Infatti la disciplina sulla tassazione del capital gain è differente a seconda che tu investa a lungo o a breve termine.

Il fisco fa scattare la tassazione quando nell’attività è presente una speculazione. E per il fisco la speculazione è presente quando le attività sono effettuate nel breve periodo. Per questo motivo la tassazione scatta sempre in presenza di attività a breve termine.

Investimento a lungo termine e assenza di tassazione

Se investi a lungo termine, cioè detieni il tuo bene (azioni, cripto etc…) almeno per oltre 1 anno, quindi facendo operazioni con intervalli lunghi nel tempo, il fisco non considera quest’attività come speculativa, di conseguenza ti puoi avvantaggiare di tassi ridotti, con aliquote impositive basse o addirittura a zero, a seconda del sistema fiscale che regola la giurisdizione dove scegli di vivere.

Se il paese estero dove risiedi fiscalmente non prevede aliquote specifiche per il capital gain, ma allo stesso tempo esclude che il capital gain sia esentato dalla tassazione, può voler dire che classifica la plusvalenza come reddito. A questo proposito trovi i vari criteri, di volta in volta, nel contesto del sistema fiscale che regola la giurisdizione.

Se la plusvalenza rientra come categoria  reddituale, sarà spesso disciplinata dalla tassazione per scaglioni, quando previsti dal sistema fiscale del paese.

In questo caso, se il tuo reddito rientra nel primo scaglione di reddito non tassabile,  anche la tassa sul capital gain avrà aliquota pari a 0%.

O anche, in caso di immobili, il fisco può considerare l’acquisto del tuo appartamento un investimento a lungo termine quando lo rivendi dopo 5 anni dall’acquisto. In questo caso per il fisco non è un investimento in senso tecnico, perchè non è un’attività compiuta a breve termine e quindi non c’è speculazione. In questo caso il tuo profitto (plusvalenza) non sarà tassato, a meno che la giurisdizione specifica preveda diversamente e a certe condizioni.

Investimento a breve termine

L’investimento è “a breve termine” quando vendi il tuo bene (azione o cripto od obbligazione) dopo averlo posseduto per meno di 1 anno. In questo caso il fisco considera questa vendita come speculativa, e quindi tassabile. Per il fisco stai mettendo in piedi un’attività commerciale, che produce reddito, e per questo stesso tassabile. Ma tranquillizzati, questa regola non vale in quei paesi dove il capital gain non è tassato.

Dove espatriare per non pagare le tasse sul capital gain? Paesi con aliquota pari allo 0%.

Dove espatriare per non pagare le tasse sul capital gain?

In tema di capital gain il panorama delle giurisdizioni è vastissimo e comprende circa 190 paesi, ecco qualche esempio per area geografica.

Paesi con aliquota pari allo 0%.

Europa

Svizzera –  Isole del Canale di Jersey –  Isole del Canale di Guernsey – Liechtenstein – Gibilterra –

Malta: un italiano residente a Malta è classificato “Non -Dom”  pertanto non paga tasse sulle plusvalenze originate all’estero, anche se introdotte nel paese (remitted).

Africa

Namibia

Asia

Zona Occidentale:

Emirati Arabi Uniti

Zona Orientale:

Malesia – Hong Kong – Singapore – Vietnam (o,1% solo in caso di S.p.A.)

Thailandia: se capital gain e redditi sono esteri, il residente straniero in Thailandia non ci paga tasse, a meno che i capital gain vengano introdotti nel paese (principio fiscale delle “remittances”). Le plusvalenze prodotte nel paese sono tassate secondo gli scaglioni di reddito previsti dal sistema fiscale.

Se vuoi avere un quadro più ampio sulla Malesia guarda i primi tre articoli qui.

Centro America/Caraibi

Belize – Bermuda – Bahamas – Santa Lucia – Trinidad & Tobago

Oceano Indiano

Mauritius – anche se qui le autorità fiscali possono decidere di tassare in caso di esercizio di un’attività commerciale.

Oceano Pacifico

Isole Fiji – Nuova Zelanda – Papua New Guinea

Se fai trading di cripto monete puoi anche vedere qualche paradiso fiscale qui

Paesi che tassano il capital gain: le diverse aliquote

Europa

Ungheria 9% /15% – Grecia 15% – Albania 15% –  – Serbia 15% – Montenegro 15% – Slovenia 19% – Irlanda 33%

Africa

Egitto fino al 25% – Nigeria 10% – Zimbabwe 20% –

Asia

Cambogia 20% –  Vietnam 20% –

Centro America/Caraibi

Colombia 10% – Honduras 10% – Guatemala 10% – Nicaragua 15% – Costarica 15% – Puerto Rico 20% – Messico 30% –

Oceano Indiano

Sri Lanka 10% –

Madagascar 20% – Zimbabwe 20%

In breve

Se il tuo scopo è trasferirti all’estero per liberarti dall’oppressione fiscale, stai creando anche l’opportunità di arricchirti. E non solo economicamente.

Ma devi prendere le tue decisioni in base a fonti aggiornate e validate.

Fa la differenza per il raggiungimento dei tuoi scopi.

Carla Galanti

About the author

Expat da più di 10 anni con un'attrazione forte, sin da piccola, per la scoperta di luoghi inesplorati. Amica fedele e naturalmente di buon umore, sono sportiva anche quando dormo. Nasco a Cagliari dove mi laureo in legge e pratico la professione forense . Presto mi occupo di sviluppo delle organizzazioni e delle persone. Vivo molti anni a Milano da dove parto con Mario per lasciare l’Italia. Viviamo, come residenti fiscali, per lungo tempo in 3 paesi completamente differenti tra loro: Mauritius, Malesia e, da 5 anni, Panama. Attivare e gestire un espatrio sicuro è diventato da subito il mio appassionante lavoro principale. La mia esperienza come expat unita alla mia competenza in diritto migratorio e fiscale, mi hanno consentito di aiutare molte persone ad espatriare con successo.

  • Buongiorno, perché il Vietnam viene menzionato sia nei paesi senza imposte, e sua con imposte al 20%? Grazie

    • Carla Galanti ha detto:

      Grazie a lei Eros per la sua domanda che mi permette di fare un chiarimento. La disciplina sulla tassazione dei Capital Gain spesso non è univoca all’interno di una stessa giurisdizione. Un paese può prevedere un’esenzione totale dalle imposte sui C.G. per la tassazione personale, e invece prevedere tassazione sui C.G. per le società. Oppure possono essere applicate aliquote diverse a seconda che si tratti d’investimento a lungo termine o di attività commerciale o di vendita immobiliare. In Vietnam la disciplina fiscale (in definizione riguardo alle società offshore) prevede che le plusvalenze per le società LLC (la nostra SRL) siano tassabili con un’aliquota del 20%. Mentre in caso di S.p.A. l’aliquota prevista oggi è esattamente dello 0,1%. Stessa aliquota, dello 0,1% si applica al residente non fiscale. Per questi, ed altri motivi, spesso ci troviamo davanti ad una disciplina non unitaria, che va interpretata caso per caso.

  • Ho un dubbio in merito alla Thailandia, cioè il concetto del “a meno che i capital gain vengano introdotti nel paese” viene inteso che a seguito di un guadagno dato da plusvalenza proveniente da trading se mi bonifico il quantitativo guadagnato sul conto vado in contro a una tassazione (vivendo in Thailandia)? Bel articolo!

    • Mario Gastaldi ha detto:

      É necessario conoscere la sua situazione specifica. Ci contatti pure per una consulenza. Siamo a sua disposizione

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