Quando si parla di Europa dell'Est, spesso si parla di territori sottovalutati e largamente sconosciuti, fonti di paesaggi incredibili e caratteristiche socio-politiche particolari.
Andare a vivere in Bulgaria significa scegliere, tra i tanti stati dell'Europa orientale, forse quello che più di tutti riesce a incarnare in un'unica nazione la bellezza naturalistica, un'economia solida e un futuro sempre più moderno e preparato al confronto con il resto dell'Europa.
Dal 2007 la Bulgaria fa ufficialmente parte dell'UE, ma ad oggi ancora non fa parte dello spazio Schengen e non ha ancora adottato l'uso dell'Euro. Entrambi passi che stanno venendo fatti piuttosto in fretta dal governo bulgaro, per cui rappresentano la priorità. Per raggiungerli, tuttavia, deve ancora migliorare il lavoro di adeguamento delle infrastrutture, della regolamentazione finanziaria, della tecnologia e del sistema amministrativo. In ogni caso si prospetta una finalizzazione del progetto da un momento all'altro.
Dalla storia piuttosto travagliata, la Bulgaria esce dal regime comunista nel 1989, un giorno dopo la caduta del muro di Berlino. Nonostante le pressanti influenze russe, società, economia e politica bulgara si mantengono proprie, in linea comunque con gli strascichi filo-comunisti dei paesi ex-URSS.
Costo e qualità della vita
La Bulgaria negli ultimi vent'anni è stata teatro di miglioramenti sensibili, passando da uno Stato in recupero da un periodo altamente devastante, a paese europeo in grado di far parte del quadro di scelte appetibili quando si considera l'espatrio.
Andare a vivere in Bulgaria significa avere un costo della vita, pari alla metà circa di quello italiano, anche considerando le capitali,. A Sofia si possono trovare case abbastanza comode con appena 400€ al mese e se ci si sposta in città più periferiche, si può vivere in una casa da sogno con appena 750€ al mese.
Nonostante i grandi passi avanti fatti dal governo bulgaro, le infrastrutture del Paese continuano ad essere piuttosto carenti nelle periferie. L'assenza costante di fondi statali fa sì che, anche se le strade e autostrade sono presenti, spesso nelle arterie minori c’è poca o nulla manutenzione. Questo ha come effetto percorsi accidentati e pericolosi, con terreno disconnesso ed altre problematiche.
Seppur la qualità della vita è migliorata in maniera decisiva nell’ultimo ventennio, può capitare di trovare, soprattutto nelle periferie, situazioni tristi. Non è raro vedere autoctoni bulgari rovistare fra i rifiuti. Inoltre lo stipendio medio per un operaio in Bulgaria è al di sotto della soglia di povertà. Anche se il costo della vita è minore rispetto agli standard europei, rimane alto per uno stipendio medio bulgaro, il cui salario minimo si aggira attorno ai 286 euro.
Il contesto quindi vede il Paese esposto a molta corruzione in diversi ambiti e una certa criminalità organizzata, collegata a criminalità straniere.
Salute e benessere
Dopo la fine del regime comunista nel 1990 e la seguente riforma del sistema sanitario, la Bulgaria ha diretto molta enfasi sull'adeguamento del proprio sistema a quello europeo.
Dall'inizio degli anni 2000 ad oggi, gli obiettivi del sistema sanitario bulgaro sono stati quelli di ridurre lil ricorso agli ospedali per problematiche di medicazioni e giornaliere. È stata aumentata la spesa pubblica riguardante la sanità e, dal momento che il vecchio sistema comunista tendeva a creare un’abbondanza di specialisti, l'obiettivo primario della Bulgaria in termini di sanità è quello di aumentare il numero delle figure professionali anche generiche.
Se volete andare a vivere in Bulgaria dovete aspettarvi un livello qualitativo del sistema sanitario e della salute della popolazione bulgara, piuttosto carenti. Fino a 10 anni fa il Paese era terzo nella lista dei tassi di mortalità più elevati in Europa per complicazioni cardiovascolari (con prevalenza d'infarti), cancro e problemi alle vie respiratorie. Un trend che, nonostante sia in calo, nel 2016 ancora attestava il doppio dei tassi di mortalità rispetto alla media europea.
Per quanto riguarda la sanità generale, gli ospedali bulgari si collocano ad un livello mediocre, con infrastrutture da migliorare. Conseguenza del contesto sanitario, dove ospedali generali e settori specialistici, sono statali. Tutto quindi ricade sulle iniquità del sistema sanitario, la cui politica continua ad avere delle falle ed impedire il corretto sviluppo e investimento nella sanità.
Le assicurazioni private relative al servizio sanitario si occupano di servizi extra, come medicazioni speciali o altre forme di spese non tutelate dallo stato, che invece copre interventi, degenze e riabilitazioni. Le persone che godono della copertura nazionale sanitaria usufruiscono della copertura sui costi delle medicine.
Come in tutti i sistemi sanitari pubblici, i lavoratori con regolare contratto di lavoro sono coperti dal NHIF, National Health Insurance Fund.
Opzioni di visto, residenza e cittadinanza
Visto
Noi europei non abbiamo bisogno del visto per entrare in Bulgaria, e possiamo soggiornare nel territorio per massimo 90 giorni.
Scaduti i tre mesi, sarà possibile richiedere un permesso di soggiorno valido per 5 anni, da rinnovare su base annuale, presentandosi allo sportello immigrazione del Servizio Nazionale di Polizia.
I requisiti necessari sono: possesso di carta d'identità, tessera sanitaria europea, estratto conto bancario e contratto d'affitto che conferma la reale residenza nel paese, ed un contratto di lavoro o una attività propria che assicuri e giustifichi la disponibilità dei mezzi necessari all'autonomo sostentamento.
Per alcuni cittadini provenienti da Paesi extra-UE, invece, il visto è necessario e va richiesto presentando una serie di documentazioni allegando il proprio passaporto. Da una legge varata nel 2018, è stata stilata una lista di quali Paesi sono esonerati dalla necessità di visto e va controllato periodicamente l'aggiornamento di tale elenco.
Sempre per i cittadini extracomunitari, è possibile ottenere un visto per affari, con stessa durata del visto comune, ma rinnovabile ogni 6 mesi.
Residenza
Andare a vivere in Bulgaria ed ottenere la residenza ha una procedura semplificata se confrontata con la media europea.
Per ottenerla, basta recarsi al servizio immigrazione del Servizio Nazionale di Polizia e dimostrare di potersi sostentare con una pensione oppure un lavoro sia come autonomo che come dipendente.
Invece, il procedimento per cittadini non-EU, è molto più complesso. Si devono soddisfare determinati requisiti relativi a motivi di studio, lavoro o investimento per ottenere e rinnovare il permesso di soggiorno, ma è possibile “accorciare” la strada se si hanno investimenti aziendali da avviare.
Importante notare che residenza, cittadinanza e visto (per i non europei) sono tutti condizionati alla presenza di una fedina penale pulita e l'assenza di procedimenti penali in atto, in mancanza si ottiene il respingimento di qualsiasi richiesta e l'allontanamento dal Paese.
Cittadinanza
Andare a vivere in Bulgaria e ottenere la cittadinanza richiede diversi prerequisiti.
Può essere richiesta dal figlio di madre o di padre bulgaro (ius sanguinis).
La situazione più frequente è ottenerla tramite la residenza permanente di 1 anno, che viene rinnovata per 5 anni consecutivi; necessario per l'approvazione della cittadinanza e del conseguente passaporto, è parlare fluentemente il bulgaro. La relativa competenza deve essere attestata con un documento del Ministero dell' Istruzione.
Infine bastano solo 3 anni se: si è sposati con cittadini bulgari; o se si è nati in Bulgaria e si vuole ottenere nuovamente la cittadinanza; o se ci si è stanziati nel Paese prima dei 18 anni. Non cambiano in questi casi i requisiti della fedina penale pulita e conoscere bene la lingua bulgara.
Infine, per la finalizzazione del processo di naturalizzazione serve come sempre dimostrare di essere autosufficienti e poter provvedere a sé stessi economicamente.
Tutto sommato, un regolamento semplificato e dei prerequisiti molto più blandi rispetto a diversi altri stati interni all'Unione Europea; tutte peculiarità che ben si adattano a un espatrio semplice e sicuro.
Cittadinanza tramite investimento
Nello specifico caso degli investimenti, in generale, ed anche per i cittadini extra europei, è presente un preciso piano d'azione a riguardo. Tramite l'Investment Promotion Act è infatti possibile ottenere la residenza e successiva cittadinanza con un investimento minimo di 512.000€ in bond del governo. Questo garantisce la residenza entro 6 mesi e la cittadinanza entro 5 anni, i quali possono essere ridotti a due se l'investimento viene elevato a 1.024.000€ durante il secondo anno di residenza.
Se le cifre sembrano fuori limite, c'è sempre da ricordare che oltre al poter liquidare, acquistare e vendere i bond sui mercati di altri paesi come Francoforte, Berlino e Lussemburgo, una volta ottenuta la cittadinanza si può richiedere un refund completo dell'investimento.
È anche presente un'opzione particolare dove, dimostrando di avere un patrimonio netto di almeno 1.000.000 di euro, si può investire soltanto 180.000€ in un istituto bancario bulgaro. In questi casi si richiede un prestito di cinque anni di 512.000€, al termine del quale sarà elargita la cittadinanza.
Opzioni e benefici particolari
Andare a vivere in Bulgaria offre, specie per chi vuole investire in un'attività, opzioni vantaggiose e dei benefici che lo rendono, per certi versi, se non un vero e proprio paradiso fiscale, quantomeno un territorio vantaggioso da un punto di vista fiscale.
L'aliquota fiscale è stata fissata al 10% per persone fisiche e imprese, nel tentativo – più che riuscito – di spingere il mercato di alcuni settori e aiutare la crescita economica.
Gli investimenti per l'apertura di attività sono ulteriormente favoriti dalle possibilità di azzerare l'IVA, investendo un minimo di 10 milioni di BGN (circa 5 milioni di euro) e offrendo almeno 50 posti di lavoro. Questa è un’altra misura atta a creare lavoro nel paese e aiutare gli imprenditori nella ricerca di manodopera, così come nel ridurre la pressione fiscale.
Inoltre, l'imposta per i servizi sociali ha subito modifiche negli ultimi anni, ma è rimasta comunque vantaggiosa. Si va dal 6% minimo, per i redditi minori, al massimo del 29%, altro dato fondamentale per osservare i vantaggi dell'apertura di un'attività in Bulgaria.
Opportunità di affari e investimento
Come già citato, l'opportunità di andare a vivere in Bulgaria risiede sia nel basso costo della vita, sia in una tassazione piuttosto bassa, ai minimi europei.
Nonostante che royalties, dividendi, interessi e plusvalenze vengano tutte tassate con il principio della flat tax al 10%, la Bulgaria rimane anche per questi investimenti, terreno prospero di vantaggi, specie se messo a confronto con tassazioni capaci di arrivare fino al doppio della percentuale per le stesse tipologie di redditi.
La tassazione è invece assente sulla vendita di titoli.
Gli imprenditori locali ed esteri si avvantaggiano della Bulgaria come base solida dove aprire e condurre le proprie attività economiche, grazie a esenzioni dall'IVA, tassazioni basse e costo basso della manodopera.
Territorio obbligatorio da considerare se si sta valutando l'apertura di una piccola, media o grande azienda.
Sistema fiscale della Bulgaria
Il sistema fiscale della Bulgaria non è stato risparmiato da riforme sempre più stringenti per poter rientrare nei parametri UE, tuttavia è rimasto un sistema vantaggioso dal punto di vista fiscale. Punti di forza sono un costo della vita basso per le persone e una tassazione leggera a favore delle attività d’impresa. .
La struttura del sistema fiscale bulgaro divide le tasse fra nazionali e locali.
Le nazionali possono essere dirette ed indirette: fra le prime troviamo l’iva, le accise ed i premi assicurativi; fra le indirette le tasse sul reddito delle società e delle persone fisiche, le imposte una tantum. Invece fra le tasse locali ricordiamo l’imposta sugli immobili, quella di successione, di donazione, sui trasferimenti, la tassa di circolazione e quella di soggiorno.
Tassazione sui redditi delle persone fisiche
La tassazione sui redditi in capo a persone fisiche e sui redditi da attività di impresa individuale, sono regolate dal PITL (Personal Income Tax Law).
Secondo la legge fiscale bulgara è netta la differenza fra chi ha il suo centro di interessi nel paese e chi non lo ha.
Per il sistema fiscale bulgaro un soggetto passivo d’imposta è soltanto colui che, indipendentemente dalla nazionalità, ha un indirizzo permanente in Bulgaria oppure è presente nel territorio per 183 giorni in 12 mesi, ma che incontestabilmente ha il suo centro di interessi vitale in Bulgaria.
La legge si esprime con chiarezza sul fatto che sia irrilevante, e quindi non considerata persona fisica residente, quella che non ha il centro degli interessi vitali situato nel paese, anche se ha un indirizzo permanente in Bulgaria. Questo requisito è fondamentale quindi anche come criterio base per l’imputazione delle tasse secondo l’Accordo Italia-Bulgaria sul divieto della doppia imposizione fiscale (firmato nel 1988, ratificato nel 1990 ed in vigore dal 1991).
La flat tax al 10%, nominata “Income Taxes on Natural Persons Act”, è applicata a tutti i redditi dei residenti in Bulgaria, oltre che ai redditi maturati nel Paese da parte dei non residenti.
Per essere considerati residenti e avere applicato questo regime fiscale, bisogna rispettare almeno uno dei requisiti fra: l'avere un contratto d’affitto che conferma la reale residenza nel Paese, in Bulgaria, per almeno 183 giorni in un anno, ricevere incarichi all'estero da parte di aziende bulgare, oppure avere interessi vitali nel territorio (attività d’impresa ).
Nonostante riguardi casi speciali e spesso d'indigenza dei cittadini soltanto, è necessario osservare che è contemplata l'esenzione totale dell'imposta sui redditi in alcune situazioni specifiche.
Tassazione sui redditi da impresa (autonomi/professionisti e società)
Tramite il medesimo Corporate Income Tax Act entrato in vigore nel 2007, anno di entrata nell'Unione Europea, anche la tassazione per imprese, autonomi e professionisti è stata disciplinata.
Tutte le società operanti e residenti in Bulgaria sono sottoposte ad un’aliquota forfettaria del 10% su un periodo fiscale che ha come riferimento l’anno civile. Avviata la vostra impresa in qualsiasi momento dell’anno, il periodo d’imposta copre il periodo dalla data di costituzione fino alla fine dell’anno. Presenterete la vostra dichiarazione dei redditi entro il 31 marzo dell’anno successivo.
L'imponibile su cui verrà calcolata la tassa è legato al totale del bilancio presentato a fine anno, esclusi sgravi fiscali e altre forme di ammortamento.
Vi sono particolari esenzioni nel caso d'investimenti in settori specifici, spesso di grande interesse per il Paese. L'imposta da pagare, nei casi di esenzione, va comunque investita sempre nello sviluppo dell'attività.
L'aliquota fiscale, infine, è applicata anche a servizi, royalties e capital gain, ma sono esenti i dividendi diretti a società in territorio UE e sono tassati al 5% quelli diretti al di fuori dall'area europea.
La legge che disciplina l’IVA bulgara prevede la registrazione obbligatoria per quelle società con fatturato a partire da 50000 BGN (circa € 25,546) raggiunto in un periodo non superiore a due mesi consecutivi.
Iva
L'iva in Bulgaria ha assunto connotati prettamente europei, con il 20% applicato ovunque, tranne che sui servizi turistici , dove è invece al 9%.
Non sono soggette a IVA: le esportazioni di merci verso paesi al di fuori dell’ UE, il trasporto internazionale di merci (inteso come da o verso paesi fuori UE),
Le esenzioni dall'imposta riguardano assicurazioni e servizi di natura finanziaria; servizi educativi e sanitari; transazioni di terreni e locazioni di fabbricati a uso residenziale privato; i servizi relativi al gioco d’azzardo.
Non è prevista dalla legge la registrazione retroattiva dell’IVA, mentre è prevista la legislazione volontaria.
Sistema di previdenza sociale (Social Security System)
In linea con gli altri stati membri, il sistema per la previdenza sociale bulgaro offre una copertura completa dei residenti. L'assistenza sanitaria obbligatoria è coperta dal bilancio nazionale. Vi è la possibilità, ove ritenuto necessario, di offrire ai residenti in condizioni di bisogno prestazioni gratuite o assegni mensili, fino al raggiungimento della soglia minima di reddito per garantire le esigenze di base di ogni individuo all'interno di un nucleo familiare.
L'assicurazione sociale pubblica è perlopiù simile al modello italiano ed europeo, coprendo quindi periodi d'inabilità al lavoro, disoccupazione, maternità, vecchiaia e le altre casistiche come decesso e infortuni gravi.
Perché trasferirsi in Bulgaria?
Andare a vivere in Bulgaria rappresenta una scelta di punta per qualsiasi imprenditore in cerca della propria autonomia, senza essere schiacciato dalla pressione fiscale. La facilità di trovare manodopera poco specializzata, tuttavia, è bilanciata dalla difficoltà di trovare figure più specializzate e tecnici, complice la fuga dei giovani e la generale scarsa richiesta al di fuori delle grandi città.
Messa in punti, la Bulgaria offre:
- un regime fiscale vantaggioso, piuttosto lineare e con poche “sorprese”, persino le ritenute dei lavoratori non toccano il 30% dei redditi più alti,
- una previdenza sociale a livello europeo, con strutture adeguate al soddisfacimento delle richieste,
- un costo della vita basso, nonostante l'IVA al 20%,
- un territorio vario: dalle montagne alle spiagge, ma con qualche difficoltà nella gestione dell'inquinamento marittimo, il più alto d'Europa,
- una cucina variegata, simile alla cucina dei Balcani, con differenze fra le varie regioni e sana, proprio per la sua completezza degli ingredienti.
Fonti:
https://www.mfa.bg/en/services-travel/consular-services/travel-bulgaria/visa-bulgaria
https://www.euro.who.int/__data/assets/pdf_file/0005/383054/HiT-Bulgaria-2018-web.pdf?ua=1
https://www.numbeo.com/cost-of-living/compare_countries_result.jsp?country1=Italy&country2=Bulgaria
https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX:32018R1806
https://europa.eu/european-union/about-eu/countries/member-countries/bulgaria_en