Il Paese in generale
Il Canada è uno Stato immenso con 37 milioni di abitanti e che comprende 6 fusi orari. La capitale è Ottawa, una delle mete più ambite da chi decide di trasferirsi.
Politicamente, è una monarchia parlamentare federale e il territorio è diviso in tre regioni (lo Yukon, i Territori del Nord-Ovest, Nunavut), e in dieci province. La popolazione è prettamente cattolica e protestante e sia l’inglese che il francese sono le due lingue ufficiali.
Il Canada è da anni una meta ambita da persone provenienti da tutto il mondo. Il Paese si è sempre dimostrato aperto e disposto ad accogliere gli stranieri e garantire loro una buona qualità di vita. Questo, al fine di implementare la sua economica, cercando di attrarre specialisti e professionisti stranieri che potessero apportare un surplus culturale ed economico al Paese.
Gli immigrati italiani in Canada sono circa un milione, contando sia gli studenti che risiedono lì per brevi periodi, che gli italiani naturalizzati in Canada, residenti ormai da lunghissimo tempo. Non mancano neppure i pensionati che, forti dell’intesa tra Canada e Italia per quanto riguarda la previdenza sociale, hanno deciso di trasferirsi stabilmente. Ad attrarre tutte queste categorie sono soprattutto l’economia solida, le ottime condizioni di vita e le allettanti opportunità lavorativeche il Canada può assicurare.
Trasferirsi in Canada è, dunque, una buona idea. Lo conferma anche il fatto che Vancouver sia considerata una delle città migliori al mondo in cui vivere. Ma è necessario conoscere gli aspetti sociali ed economici della realtà canadese, prima di compiere il grande passo. Analizzeremo dunque, in modo semplice ma dettagliato, i più importanti aspetti.
Costo e qualità della vita
Il costo della vita in Canada cambia a seconda delle zone e delle città in cui si vive, un po’ come avviene in tutti i Paesi del mondo. La vita è più costosa nelle grandi città e più economica nei centri abitati di piccole o medie dimensioni. Tuttavia, leggendo i dati delle fonti ufficiali, notiamo una notevole differenza, per esempio, tra Toronto e Montreal, con i prezzi della prima più elevati della seconda, a seconda del servizio richiesto. Nello specifico, gli affitti o i trasporti costano circa il doppio.
Comparando i dati con le altre città importanti, europee e non, possiamo notare come, pur non essendo proprio economico, il costo della vita in Canada è comunque accessibile, collocandosi, per esempio, al di sopra di Italia o Germania, ma al di sotto di Londra, New York o Sydney.
C’è da specificare anche un altro aspetto fondamentale. Il Canada, come vedremo meglio in seguito, garantisce una buona qualità della vita, sia per quanto riguarda gli stipendi e i salari, sia per quanto riguarda la qualità dei servizi, del welfare, della sanità e dei trasporti. Si può ritenere quindi che un eventuale costo di vita apparentemente superiore sarà ben proporzionato ai redditi di professionisti e dipendenti.
I salari di un lavoro non specializzato saranno intorno ai 10.000-25.000 euro annui (considerando le differenze nelle varie città), mentre per quello specializzato superano vertiginosamente i 30.000 euro.
ll sistema sanitario in Canada
Il sistema sanitario canadese è uno dei migliori al mondo e adotta una politica che pone come principale obiettivo la salute del cittadino, indipendentemente dal suo status sociale. Questa, infatti, deve essere garantita a tutti sull’intero territorio. Le fasce deboli della popolazione vengono infatti tutelate con agevolazioni e supporti.
Si tratta di un sistema sanitario che possiamo considerare a metà tra quello pubblico e quello privato. Nello specifico, coloro che possiedono la cittadinanza o la residenza permanente, possono accedere a gran parte dei servizi sanitari gratuitamente. Tra questi servizi non sono compresi oculisti o dentisti, per i quali sarà necessaria l’assicurazione privata che copre tali costi e che, in caso di lavoro dipendente, spesso viene coperta dal datore di lavoro.
Una situazione ben diversa si presenta per coloro che non sono provvisti di residenza permanente. Si tratta di turisti di passaggio o di persone che vivono in Canada per meno di 180 giorni. Pertanto, se stai per trasferirti, ti consigliamo di stipulare un'assicurazione privata che copra eventuali costi medici per i 6 mesi successivi. Solo superato questo periodo, potrai richiedere la tessera sanitaria.
Il visto per recarsi in Canada
I visti si diversificano tra loro, in base al motivo del soggiorno in Canada e al periodo che intendi rimanere.
Se ti rechi in Canada per turismo o affari e non intendi soggiornare oltre i 6 mesi, tutto ciò di cui hai bisogno è un passaporto valido (con scadenza che si protragga per l’intero soggiorno), e l’ Electronic Travel Authorization (eTA), che certifica i tuoi motivi di spostamento. Se entri in Canada con questa modalità, non potrai studiare, svolgere attività lavorative (al di fuori dell’eventuale business che ha costituito motivo di viaggio) o fare tirocinio.
Se intendi spostarti per un breve periodo, dovrai richiedere un visto per “non-immigranti”, che durerà il tempo necessario affinché tu svolga l’attività motivo dello spostamento temporaneo. Nello specifico, i visti per non-immigranti, vanno richiesti se:
- sei di passaggio (per uno scalo o lavori per una compagnia aerea o navale);
- devi effettuare un trattamento medico;
- se vuoi investire o intraprendere un’attività commerciale;
- per motivi di studio, ricerca o per scambio culturale;
- se lavori nel campo del giornalismo o dei media;
- se ricopri funzioni diplomatiche;
- se desideri lavorare in Canada per un breve periodo.
Se, invece, intendi trasferirti in Canada stabilmente per un periodo più lungo, dovrai ottenere un visto lavorativo e poi richiedere la Permanent Resident Card.
Il visto lavorativo può essere di due tipi:
- “temporary worker”, se intendi lavorare a tempo determinato nel Paese,
- “skilled worker”, se sei un professionista altamente specializzato, parli già l’inglese e/o il francese, sei inserito nel mondo del lavoro e puoi entrare a far parte attivamente della società canadese fin da subito.
Temporary worker
Per ottenere un visto come temporary worker, devi già essere in possesso di un contratto di lavoro con un’azienda canadese o, almeno, avere un certificato che garantisca la tua assunzione una volta in loco. Al tempo stesso, l’azienda deve provare la necessità di assumere un lavoratore straniero. Una volta accertata la veridicità delle affermazioni fornite dalle autorità competenti, otterrai il visto, che sarà valido fino alla scadenza del rapporto lavorativo.
Skilled worker
Per ottenere il visto dedicato agli skilled worker, non devi necessariamente provare il tuo impiego presso un’azienda Canadese. Devi dimostrare, invece, di avere un buon livello d’istruzione, esperienze lavorative precedenti e dimostrabili e avere una buona conoscenza dell’inglese e/o del francese (ancora meglio se parli entrambe). Otterrai il visto anche in base alla NOC (National Occupational Classification), ossia la lista delle professioni specializzate di cui il Canada ha bisogno e che cerca anche al di fuori dei propri confini.
Una volta ricevuta la domanda, ti verrà assegnato un punteggio in base alla lista NOC, all’età, al tuo CV, alle tue conoscenze linguistiche e a tanti altri requisiti. Dovrai superare 67/100 punti per ottenere questo tipo di visto. Se sei diretto nelle città Montréal e Québec, invece, dovrai richiedere e ottenere il CAQ (Certificat d'Acceptation du Quebec), visto di soggiorno temporaneo), prima ancora di fare richiesta per il visto dedicato agli skilled worker.
Come ottenere la residenza permanente in Canada
Per essere considerato un residente permanente del Canada, devi ottenere la Permanent Resident Card, che attesta la tua situazione, ti permette di rientrare in Canada se viaggi fuori dai confini e di accedere, per esempio, ai servizi sanitari.
Per fare richiesta, devi dimostrare di aver vissuto stabilmente in Canada per almeno 183 giorni. Possono, inoltre, ottenerla:
- parenti di persone che risiedono stabilmente in Canada provenienti dall’estero;
- coloro che studiano in una scuola canadese;
- coloro che dimostrano di essere lavoratori qualificati;
- imprenditori o liberi professionisti che lavorano stabilmente in Canada.
Per ottenere la Permanent Resident Card, devi inoltrare richiesta all’ufficio dell’immigrazione della provincia in cui risiedi. L’iter è piuttosto complesso: devi fare attenzione ad ogni passaggio e l’esito della valutazione, a volte, richiede addirittura diversi mesi.
La Permanent Resident Card è valida solitamente 5 anni ed è rinnovabile. Può avere valenza di un anno qualora la tua condizione sia sottoposta a valutazione da parte dell’IRCC (Immigration, Refugees and Citizenship Canada), come prevede l’Immigration and Refugee Protection Regulations (SOR/2002-227).
La perderai solo previa sentenza di un giudice, se rinunci ad essa volontariamente o se viene attestato che non sei più un residente stabile, ossia non soddisfi l'obbligo di vivere permanentemente in Canada almeno 730 giorni ogni cinque anni.
Se sei un professionista che rientra nella lista delle specializzazioni di cui il Canada ha bisogno - la già citata National Occupational Classification - puoi partecipare al programma governativo Express Entry, un sistema che ti permetterà di velocizzare l’iter per la residenza permanente e di ottenerla entro 6 mesi.
Come ottenere la cittadinanza in Canada
Ottenere la cittadinanza canadese non è semplice. È necessario essere in possesso di alcuni requisiti, in assenza dei quali la domanda potrebbe essere rifiutata.
Innanzitutto, è necessario possedere la residenza permanente. In seguito bisogna dimostrare di:
- aver vissuto in Canada per almeno 1095 giorni in 4 anni (3 anni su 4);
- conoscere bene una delle due lingue ufficiali (competenze che vengono testate con un esame orale compreso nel test di cittadinanza);
- essere a conoscenza dei diritti e dei doveri dei cittadini sul territorio;
- non essere stato accusato di reati penali negli ultimi 3 anni né di costituire una minaccia per la società.
Se sei in possesso di tutti questi requisiti, potrai compilare la domanda e, alla comunicazione della data, sostenere il test di cittadinanza. Ottenerla non è facile e possono anche passare diversi anni prima di essere ammessi come cittadini canadesi.
Il sistema fiscale Canadese
Il sistema fiscale canadese è basato sull’autovalutazione, ossia sull’obbligo di compilare annualmente una dichiarazione dei redditi, in modo da poter calcolare la tassazione, eventuali rimborsi o i debiti. L’ente che si occupa dell’aspetto fiscale e delle tasse è la Canada Revenue Agency, mentre l’organo normativo è il Dipartimento delle Finanze Canadese.
Vediamo ora più da vicino il sistema fiscale del Canada nel suo complesso, sia per quanto riguarda le persone fisiche, sia per quanto riguarda le società.
Tassazione delle persone fisiche
La tassazione delle persone fisiche avviene per scaglioni di reddito e, per coloro che sono residenti in Canada, si applica anche su eventuali redditi ottenuti al di fuori del territorio.
Gli scaglioni di reddito considerati, vanno da 0 a circa €140.000. Le aliquote corrispondenti vanno dal 15% al 33%.
Le imposte comprendono le aliquote sul reddito federale, provinciale e territoriale, riscosse rispettivamente dal governo federale o meno.
Le tariffe variano a seconda delle giurisdizioni.
Abbiamo già visto, parlando del sistema sanitario, come il cittadino sia al centro del sistema e come le fasce meno agevolate vengano supportate con benefici e rimborsi, al fine di non essere escluse dal welfare. Anche per quanto riguarda la tassazione, il sistema Canadese non manca di aiutare chi ne ha bisogno, con benefici, rimborsi, assegni, resi, e altri strumenti di supporto.
Tassazione delle società
Anche le società residenti in Canada sono soggette ad aliquote federali e provinciali, il che rende il conteggio articolato e impossibile effettuare un quadro unitario. L’imposta federale è abbastanza sostenibile in base alle manovre del federal tax abatemente della general tax reduction, che corrisponde al 15%. A questa, però, vanno aggiunte le aliquote provinciali che cambiano (e di molto) in base a ciascuna provincia. Per esempio, corrisponde al solo 3% nel Newfoundland, mentre in Quebec è pari al 25,75%.
Sono previste agevolazioni che riguardano soprattutto le piccole imprese, cioè le attività imprenditoriali il cui volume d’affari che non supera i 500.000 CAD annui (circa 327.000 euro). Tali aliquote, lo scorso 1 gennaio del 2019, hanno raggiunto la soglia minima del 9%.
Vuoi approfondire il tema del risparmio fiscale in Canada? Dai un'occhiata a questo articolo.
Opportunità d'affari ed investimenti in Canada
Il Canada è uno dei Paesi migliori al mondo nel quale avviare un’attività imprenditoriale. Le procedure necessarie vengono risolte addirittura in qualche giorno e, complice un’economia viva - che favorisce lo sviluppo e la crescita occupazionale - le opportunità e le prospettive sono concrete.
Come dimostra un’analisi comparativa dello studio fiscale internazionale KPMG, i costi di gestione, grazie anche ai benefici fiscali, sono più bassi rispetto ad altri Stati. Un altro vantaggio è la manodopera altamente qualificata disponibile. Senza dimenticare che il livello di istruzione dei cittadini canadesi è alto.
I settori su cui punta il Canada (su cui ha investito, che intende ulteriormente sviluppare e per i quali cerca maggiormente lavoratori specializzati) sono: il settore manifatturiero, automobilistico, i settori agroalimentari e minerario, i settori chimico e biologico, l’informatico e il campo delle telecomunicazioni.
Il sistema di previdenza sociale canadese
Nell’introduzione abbiamo accennato sia all’apertura nei confronti dell’immigrazione del Canada, sia alla volontà del Paese di collaborare con gli Stati di origine degli stranieri che vivono, lavorano, hanno vissuto o hanno lavorato in Canada.
In particolare, Canada e Italia hanno stipulato un accordo sulla sicurezza sociale, entrato in vigore l’1 Gennaio del 1979 e sostituito, l’1 Ottobre del 2017, con un secondo accordo. Puoi consultare i testi integrali sia sul sito ufficiale del governo canadese, sia sul sito dell’INPS.
Lo scopo di tali accordi è garantire al cittadino (e alla sua famiglia) che ha vissuto e/o lavorato in entrambi i Paesi, sussidi, benefici e pensioni di vecchiaia o invalidità, secondo la legge di entrambi gli Stati. Una persona che ha lavorato sia in Italia che in Canada, riceverà la pensione di entrambi i Paesi in base alla legge sulla previdenza sociale di ciascun Paese (attuata da CCP per il Canada e INPS per l’Italia) sul versamento dei contributi e sugli anni lavorativi.
Il computo dei contributi è differente a seconda del luogo di residenza: le differenze sono sensibili tra il piano pensionistico dei residenti in Canada e quello dei residenti nel governo del Quebec.
Perché trasferirsi in Canada?
In pochi punti, vale la pena trasferirsi in Canada per queste ragioni:
- Viene considerato uno dei Paesi con la qualità della vita migliore. A testimoniare sono statistiche ufficiali ma anche gli stessi residenti che hanno avuto modo di viverci.
- Il welfare è inclusivo e mira a garantire a tutti i cittadini e ai residenti degli ottimi servizi. Status sociale e ricchezza non sono fattori discriminanti, e ciò influisce positivamente per una vita sociale più tranquilla anche in termini di sicurezza pubblica.
- L’economia e lo sviluppo canadesi sono pulsanti e vengono favorite dal sistema economico. Quindi buona probabilità di ottenere un lavoro che ti soddisfa a livello personale e non solo a livello economico.
- Stipendi e salari sono ben proporzionati al costo dei servizi e, in ogni caso, supporti e agevolazioni non mancano.
- Il Canada vanta territori selvaggi e incantevoli, molti dei quali incontaminati. La sua natura consente che sia uno dei luoghi migliori al mondo in cui ammirare l’affascinante spettacolo dell’aurora boreale. Se sei un appassionato, questo da solo varrebbe tutte le ragioni fin qui citate.
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