Andare a vivere in Inghilterra
Brexit e decisioni politiche sulle misure da adottare per il COVID-19, fanno già parte del passato. Oggi, cosa devono fare gli italiani che decidono di trasferire la propria residenza in Inghilterra?
Brexit e decisioni politiche sulle misure da adottare per il COVID-19, fanno già parte del passato. Oggi, cosa devono fare gli italiani che decidono di trasferire la propria residenza in Inghilterra?
Uno dei paesi europei migliori dove trasferirsi per vivere. Se da una parte la bellezza delle distese di tulipani ispira cartoline e quadri di vario tipo, dall’altra l’alto livello di efficienza burocratica e la generale qualità di vita dipingono un Paese dai connotati onirici.
Quando si parla di Europa dell’Est, spesso si parla di territori sottovalutati e largamente sconosciuti, fonti di paesaggi incredibili e caratteristiche socio-politiche estremamente particolari.
La Bulgaria è, tra i tanti stati dell’Europa orientale, forse quello che più di tutti riesce a incarnare in un’unica nazione la bellezza naturalistica, un’economia solida e un futuro sempre più moderno e preparato al confronto con il resto dell’Europa.
Patria di James Joyce e dei folletti, l’Irlanda è un isolotto caratterizzato da un’impronta nazionale forte, nata dall’indipendenza ottenuta tra il 1922, anno di fondazione dello Stato Libero d’Irlanda e il 1949, anno ufficiale dell’uscita del Paese dal commonwealth britannico.
L’Irlanda (in inglese Ireland, in irlandese Éire) Repubblica indipendente e membro dell’Unione Europea, non deve essere confusa con l’Irlanda del Nord, la cui sovranità ancora appartiene formalmente all’Inghilterra. Andare a vivere in Irlanda quindi non significa vivere nel Regno Unito.