Aprile 24

Trasferirsi all’estero nel 2022

By  Carla Galanti


Trasferirsi all'estero nel 2021 può sembrare più difficoltoso a causa dei rallentamenti creati dall'emergenza pandemica.

Ma in realtà non è così. In generale, le difficoltà investono maggiormente gli spostamenti di breve durata da un paese all'altro, piuttosto che i trasferimenti all’estero con lo scopo di soggiornare per un certo periodo di tempo.  

A causa delle attuali restrizioni, qualcuno si chiede se sia ancora possibile lasciare l’Italia o se, invece, sia vietato. 

Facciamo un po’ di chiarezza sulle nuove opportunità per trasferirsi all’ estero nel 2021.

È vero che il Covid impedisce ai cittadini italiani di espatriare?

In Italia, non esiste alcuna legge che vieti ai cittadini italiani di espatriare. Le limitazioni agli spostamenti per l'estero sono disciplinate dal DPCM del 02 marzo 2021, all’Art.49 (G.U. Serie Generale, n. 52 del 02 marzo 2021, Art. 49). 

Gli unici divieti riguardano il trasferimento in Stati e i territori citati nell'elenco E dell'allegato 20 dello stesso DPCM. Trasferirsi in questi Paesi è possibile solo a fronte di esigenze lavorative, di salute o di studio, assoluta urgenza, rientro presso il domicilio, abitazione, residenza o per altre ragioni previste dal DPCM.

Sebbene i cittadini italiani possano, dunque, espatriare, l’OMS invita a spostarsi solo se strettamente necessario. Raccomanda espressamente agli anziani e ai malati cronici di rimandare le partenze o di evitare di lasciare il proprio Paese se non davvero necessario. 

II Paesi godono di piena libertà decisionale riguardo l’entrata o l’uscita da parte di cittadini, residenti e non, dai propri territori. Tali decisioni vengono prese in base a diversi fattori. Il primo tra tutti è la situazione epidemiologica e sanitaria nel Paese in generale. Segue la valutazione della situazione economica, politica e sociale. 

Qualora l’ingresso in un Paese sia consentito, sarà necessario informarsi sulle misure di sicurezza e di prevenzione previste all’arrivo. 

La cosa migliore da fare è tenersi informati in tempo reale sia sulle disposizioni vigenti – visitando il sito del governo locale – sia sulla situazione del Paese in generale. Ciò si può fare grazie ad alcuni strumenti online ufficiali. 

Segnaliamo:

-  il Portale Re-open EU: uno strumento interattivo che dà accesso alle informazioni aggiornate sulla situazione Covid e che permette di pianificare i viaggi in Europa in sicurezza (https://reopen.europa.eu/it) ;

- la mappa mondiale dell’andamento della diffusione del contagio, aggiornata in tempo reale e monitorata dalla Johns Hopkins University  (https://gisanddata.maps.arcgis.com/apps/opsdashboard/index.html#/bda7594740fd40299423467b48e9ecf6);

- la sezione tematica Coronavirus disease (COVID-19) travel advice curata direttamente dall’OMS, per chi vuole viaggiare all’estero: contiene tutti gli aggiornamenti sulla situazione epidemiologica mondiale  (https://www.who.int/emergencies/diseases/novel-coronavirus-2019/travel-advice);

- la pagina sul sito della OMS, con tutte le informazioni sui contagi e le ultime notizie riguardanti la situazione epidemiologica di ogni Paese (https://www.who.int/countries/); 

- il sito statistiche riguardanti il Covid Paese per Paese ( https://statistichecoronavirus.it);

Anche il sito" Viaggiare sicuri" ha messo a disposizione una sezione interamente dedicata al Covid, con le schede dei vari Paesi e i relativi aggiornamenti (https://www.viaggiaresicuri.it/documenti/JSON.pdf).

Verificate costantemente la situazione riguardante gli spostamenti e i trasferimenti per essere sempre aggiornati sulle nuove disposizioni (https://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioContenutiNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=5411&area=nuovoCoronavirus&menu=vuoto).


Ci sono destinazioni più facili da raggiungere?

Per trasferirsi all'estero nel 2021 bisogna analizzare le destinazioni più facili da raggiungere: quelle per le quali il Governo Italiano non impone il divieto di trasferimento; tra queste scegliere quelle che concedono l’ingresso ai cittadini non residenti; e in questo ultimo gruppo scegliere quelle che permettano anche di ottenere  la residenza facilmente.

Infatti, mentre alcuni Paesi non permettono ancora ai non residenti di entrare, altri consentono l' ingresso a determinate condizioni. Alcuni Stati, per esempio, chiedono un certificato di negatività al tampone, altri prevedono il tampone o lo screening all’arrivo, mentre altri possono imporre la quarantena preventiva.

Alcuni Paesi, come Costa Rica, Panama e Belize, consentono gli ingressi ai non residenti, non chiedono il visto ai cittadini italiani e permettono di ottenere facilmente la residenza – anche a chi non ha ancora un lavoro o a chi non intende fare business una volta entrato. Altri Paesi consentono l’ingresso solo a determinate categorie di viaggiatori. 

Vedremo meglio, proseguendo la lettura dell’articolo, quali sono i Paesi più facili da raggiungere e a quali condizioni.

Il Covid a Londra

La pandemia a Londra- Photo by Kevin Grieve on Unsplash

Paesi dove è stata gestita bene la crisi sanitaria

Un recente articolo del Time (https://time.com/5851633/best-global-responses-covid-19/) - scritto dal presidente dell’Eurasia Group e di GZERO Media, Ian Bremmer - riporta gli aggiornamenti sul modo in cui alcuni Paesi del mondo – che all’inizio della pandemia avevano dato una risposta anti-Covid celere e mirata, ottenendo eccellenti risultati – abbiano continuato a gestire l’emergenza fino al Febbraio 2021.

Il risultato – che ha tenuto conto non solo delle risposte sanitarie, ma anche di quelle politiche e finanziarie dei Paesi analizzati – è un quadro chiaro e dettagliato che ci permette di individuare facilmente i Paesi che hanno gestito la crisi sanitaria nel modo migliore.

Emirati Arabi Uniti

Tra questi Paesi spiccano di Emirati Arabi Uniti, che si sono distinti nella gestione della pandemia fin da subito e che sono stati definiti dalla OMS un vero esempio da seguire. Negli EAU è in atto oggi una calzante campagna di vaccinazione. 

I cittadini italiani, ad oggi, possono entrare negli Emirati Arabi Uniti solo per motivi di lavoro, salute, studio, assoluta urgenza, rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.


Australia

Anche l’Australia ha dato una risposta celere ed efficace alla diffusione del Covid fin dall’inizio. I confini nazionali restano chiusi fino al 17 giugno 2021, anche ai cittadini australiani stessi. Non è possibile né entrare né uscire dal Paese. 

Nuova Zelanda

La Nuova Zelanda si distingue per le ottime statistiche riguardanti la pandemia. Tuttavia, il tasso di vaccinazione è ancora troppo lento, secondo Iammer. Le frontiere della Nuova Zelanda continuano ad essere chiuse per gli stranieri non residenti. 

Canada

Il Canada sta affrontando la pandemia con una seria campagna di vaccinazione. L’ingresso nel Paese è consentito ai non residenti solo se dispongono di permesso di studio, di lavoro (anche temporaneo), ma a determinate condizioni, che potete approfondire sul sito governativo ufficiale. 

Islanda

L’Islanda è stata il fiore all’occhiello dell’Europa per quanto riguarda la gestione della pandemia da Covid, complice probabilmente anche la posizione geografica. Il Governo Islandese sta già valutando l’apertura delle attività pubbliche, che prevedono l’accesso di molti utenti, come le palestre o i centri sportivi. Sono consentiti gli spostamenti da e per l’Islanda.

Taiwan, Singapore e Corea del Sud

Una nota di merito spetta anche a Taiwan, Singapore e alla Corea del Sud. Mentre i primi due Paesi vietano l’ingresso agli italiani perché considerati provenienti da una zona a rischio, in Corea del Sud è possibile entrare, ma solo se si è risultati negativi a un tampone effettuato entro 72 ore dalla partenza e al test COVID-19 all’arrivo. È, comunque, in vigore la quarantena obbligatoria per tutti i viaggiatori in arrivo in Corea del Sud.

Bahamas- Photo by Fernando Jorge on Unsplash

Paesi dove è più facile entrare senza obbligo di fare business

Trasferirsi all'estero nel 2021 potrebbe essere più facile di quanto si pensa.

Per esempio, Panama, Belize e Costa Rica non solo permettono di entrare nel Paese anche senza obbligo di fare business, ma non richiedono il visto ai cittadini italiani e consentono di ottenere la residenza con relativa facilità.

Non sto affermando che trasferirsi in questi paesi è come un giro in giostra. Nessun trasferimento all'estero fatto correttamente, esime dalla cancellazione della residenza fiscale in Italia seguendo una procedura (per chiarire le idee ho scritto anche qui). Come anche si devono rispettare i requisiti richiesti da queste giurisdizioni per risiedervi fiscalmente. La maggior parte delle persone non sanno la differenza tra requisiti per risiedere e residenza fiscale.

Panama:

attualmente, è consentito l'accesso nel Paese a tutti i viaggiatori, ad eccezione che per i provenienti dall'America del Sud a causa della variante brasiliana del virus. In generale, per entrare a Panama, Bisogna presentare alle autorità sanitarie il certificato di negatività al tampone PRC/Antigeno, da effettuare 48 ore prima della partenza. È necessario, una volta arrivati, informarsi sulle misure restrittive previste, che possono variare da una zona all’altra, all'interno del paese.

Belize:

 un cittadino italiano non ha bisogno di un visto per entrare in Belize, a meno che non intenda soggiornare per più di 30 giorni. Per prolungare il soggiorno oltre questo limite è richiesto il Belize Visitor's Permit Extension. 

Si può far richiesta per la residenza temporanea o permanente. Per quanto riguarda quella permanente, bisogna risiedere legalmente in Belize da almeno 1 anno al momento della presentazione della domanda; non aver lasciato il paese per più di 14 giorni in totale; provare di essere finanziariamente stabile; e non essere mai stato condannato in alcun Paese per un reato penale passibile di una pena detentiva di 12 mesi o di non aver ricevuto sconti di pena per la stessa.

Costarica:

 l’ingresso in Costa Rica attualmente è concesso solo per via aerea ai viaggiatori di tutti i Paesi. Per entrare è necessario compilare il modulo "PASE DE SALUD" ed acquistare un'assicurazione medica di viaggio che copra alloggio in caso di quarantena e le spese mediche. 

 

Paesi dove il business facilita l’ingresso nel paese

Alcuni Paesi, pur limitando gli ingressi ai non residenti, favoriscono i viaggiatori che vogliono investire, fare business sul loro territorio o che lavorano da remoto (i cosiddetti “nomadi digitali”). Questa categoria rappresenta un vantaggio per l’economia del Paese, perché si tratta di persone che, per soggiornare, spendono in loco i propri guadagni, supportando l’economia locale. 

Il ventaglio dei Paesi:

  1. 1
    Singapore, che con il nuovo visto “Tech-Pass 2021”, Singapore consente agli esperti di tecnologia di trasferirsi senza sponsor. Ne parliamo in modo approfondito qui (https://expatr.io/trasferirsi-a-singapore-col-nuovo-visa-2021/).
  2. 2
    La nazione insulare caraibica di Antigua e Barbuda che offre un visto per nomadi digitali chiamato Nomad Digital Residence (NDR). Questo è riservato ai lavoratori da remoto che dimostrano di avere i mezzi per mantenere se stessi e i membri dell’eventuale famiglia che si trasferisce con loro. È valido per 2 anni.
  3. 3
    Nelle Bahamas, il permesso di soggiorno di 12 mesi BEATS consente a lavoratori e studenti a distanza di vivere e spostarsi tra 16 diverse isole delle Bahamas, come Andros, Exumas, Eleuthera e Paradise Island.
  4. 4
    Il “Barbados Welcome Stamp” è un visto speciale di 12 mesi per lavoratori a distanza che vogliono soggiornare nelle Barbados e che può essere rinnovato.
  5. 5
    Il visto per nomadi digitali " Work From Bermuda" consente ai nomadi digitali e ai lavoratori a distanza di rimanere nelle Bermuda per un anno al massimo.
  6. 6
    Il Costa Rica concede un visto speciale per i nomadi digitali, il Rentista per liberi professionisti.
  7. 7
    Le Isole Cayman prevedono un visto per i nomadi digitali chiamato Global Citizen Certificate (GCC). Permette ai viaggiatori di rimanere nelle isole fino a 2 anni.
  8. 8
    Gli Emirati Arabi Uniti, che abbiamo visto prima distinguersi per le politiche di gestione dell’emergenza sanitaria, eccellono anche per quanto riguarda i visti per nomadi digitali: il “one-year virtual working program”.
  9. 9
    La Georgia offre un visto per nomadi digitali chiamato " Remotely from Georgia".
  10. 10
    Mauritius propone ai nomadi digitali il visto Premium di un anno, completamente gratuito.
  11. 11
    Il Messico offre un visto turistico di 6 mesi e un visto di residenza temporaneo valido per un anno con la possibilità di rinnovare per altri 3 anni.
  12. 12
    Il visto per nomadi digitali di Montserrat consente di vivere e lavorare sull’isola per un massimo di 12 mesi.
  13. 13
    Il territorio britannico di Anguilla ha il suo visto speciale per i nomadi digitali. Inoltre, con soli 3 casi COVID confermati sull'isola e nessun decesso, Anguilla è stata dichiarata libera da COVID-19 dall'OMS nel giugno 2020.

Per quanto riguarda l’UE, segnaliamo Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Germania, Islanda, Norvegia, Portogallo (e la sua regione autonoma Madera) e Spagna.

Paesi adatti per pensionati

Tenendo conto dell’attuale situazione sanitaria nei vari Paesi al di fuori dell’Europa, della facilità con cui è possibile ottenere un visto o la residenza e della qualità e costo della vita in generale, Panama, Belize e Costa Rica si confermano ottime mete per pensionati, anche in tempi di Covid.

Oltre ad offrire luoghi paradisiaci, per i pensionati si aggiungono il basso costo della vita e la pressione fiscale minima. Questi Paesi consentono l’ingresso ai cittadini italiani, senza necessità di visto dall’Italia e, una volta sul posto, è possibile ottenere la residenza facilmente. 

In particolare Panama e Costarica, garantiscono un alto servizio sanitario sia pubblico che privato. Per quanto riguarda la gestione della pandemia, sia Panama che il Costa Rica hanno dimostrato di saper gestire l’emergenza sanitaria ed entrambi hanno avviato la campagna di vaccinazione.

Potete trovare altre informazioni su Panama qui e sul Costarica qui.

Perché trasferirsi all’estero nel 2021?

  • Nessuna legge ve lo impedisce, a parte rare eccezioni in base alla destinazione;
  • Alcuni Paesi più di altri hanno saputo gestire bene l’emergenza sanitaria e si rivelano mete abbastanza sicure per giovani e anziani;
  • Molti Paesi permettono agli stranieri di entrare anche senza l’obbligo di fare business;
  • Se siete dei lavoratori da remoto potete trasferirvi in un ventaglio di Paesi - spesso esotici - richiedendo un visto pensato apposta per voi;
  • Se siete pensionati potete trasferirvi in Paesi a zero tassazione godendo di ottima qualità della vita e servizi sanitari di alto livello.
Sole, mare e pace

Paradise Bay - Photo by Andrew Riuz on Unsplash

Carla Galanti

About the author

Expat da più di 10 anni con un'attrazione forte, sin da piccola, per la scoperta di luoghi inesplorati. Amica fedele e naturalmente di buon umore, sono sportiva anche quando dormo. Nasco a Cagliari dove mi laureo in legge e pratico la professione forense . Presto mi occupo di sviluppo delle organizzazioni e delle persone. Vivo molti anni a Milano da dove parto con Mario per lasciare l’Italia. Viviamo, come residenti fiscali, per lungo tempo in 3 paesi completamente differenti tra loro: Mauritius, Malesia e, da 5 anni, Panama. Attivare e gestire un espatrio sicuro è diventato da subito il mio appassionante lavoro principale. La mia esperienza come expat unita alla mia competenza in diritto migratorio e fiscale, mi hanno consentito di aiutare molte persone ad espatriare con successo.

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