Tassazione criptovalute in Italia:
Plusvalenze tassate al 42% e implicazioni per gli Investitori
Solo poche ore fa il viceministro dell’economia Maurizio Leo ha annunciato una tra le normative fiscali più dure in Europa per i possessori di criptovalute in Italia: l’aliquota fiscale aumento al 42%. Questa misura non colpisce solo il portafoglio di circa 3,6 milioni di italiani, ma potrebbe avere effetti devastanti per il futuro dell’innovazione e degli investimenti in criptovalute nel paese. Mentre l’Italia continua a imporre pesanti oneri fiscali, altri paesi nel mondo adottano, al contrario, politiche fiscali ben più flessibili e favorevoli per gli investitori. Purtroppo la politica italiana favorisce un crescente naturale “esodo” anche di talenti, e non solo di capitali dall’Italia.
Quali conseguenze per chi resta in Italia?
Chi decide di restare in Italia e investire in criptovalute sarà inevitabilmente soggetto a una delle aliquote più elevate d’Europa. L’imposizione fiscale al 42% non prevede sconti o agevolazioni significative, neanche per i piccoli investitori. Un meccanismo che rende estremamente difficile competere con gli altri mercati internazionali. Questo scenario potrebbe portare a una stagnazione del settore delle criptovalute nel paese, causando non solo la perdita di opportunità economiche ma anche il trasferimento di giovani talenti e innovatori, che preferiscono ambienti fiscali più favorevoli.
In Italia, la nuova normativa prevede obblighi stringenti anche per chi detiene piccole somme di criptovalute, purtroppo. Non esistono esenzioni per importi sotto i 2000 euro, e qualsiasi somma deve essere dichiarata nel quadro RW del modello IRPEF. Il mancato rispetto di questi obblighi porta a conseguenze severe:
- Sanzioni fiscali: l’omessa dichiarazione o gli errori nelle comunicazioni all’agenzia delle entrate possono comportare multe pesanti, che aumentano in proporzione alle somme non dichiarate.
- Sanzioni penali: in alcuni casi, l’omessa dichiarazione può avere conseguenze penali, con il rischio della reclusione fino a 5 anni.
Questa pressione fiscale non solo scoraggia gli investitori, ma potrebbe anche allontanare la gran parte degli imprenditori che vedono nell’Italia un ambiente troppo restrittivo per operare.
Esodo dall’Italia di capitali e di talenti
Il numero dei possessori di cripto valute va da un minimo di 2,5 milioni a massimo di 3,6 milioni di italiani, e l’ammontare delle cripto detenute si aggira intorno ai 2,5 miliardi di euro. Questi dati impongono una seria riflessione da parte della maggioranza di governo. Tenendo in conto che se i cittadini fossero contrari alla nuova aliquota fiscale non potrebbero esprimere il dissenso con un referendum popolare, non costituendo strumento ammesso in tema di leggi tributarie e di bilancio.
Le conseguenze dell’iniziativa riguardano:
a. l’iniquità di trattamento fiscale tra cripto valute e altri strumenti finanziari d’ investimento, i cui ultimi continuerebbero ad essere assoggettati all’aliquota del 26% .
b. il già presente disagio “tecnico” nell’eseguire una dichiarazione corretta da parte di ciascun contribuente. Oggi ancor di più porterebbe alla necessità di appoggiarsi a piattaforme che potrebbero non essere sicure per il contribuente stesso.
c. la decisione del contribuente di non dichiarare un bel nulla.
d. il rallentamento (o il blocco) dello sviluppo economico
e. la paralisi dell’innovazione
f. l’inversione di rotta da parte delle aziende estere sull’investimento in Italia nel settore
I Vantaggi di Espatriare
Politica contrapposta a quella italiana è quella dei paesi in cui la tassazione sulle criptovalute è pari a zero o molto bassa. Trasferirsi in uno di questi paesi rappresenta una grande opportunità per gli investitori italiani. Non solo per la convenienza in termini economico – finanziario, ma ancora di più conveniente per il raggiungimento di un livello di serenità interiore impagabile, con sensibile netto miglioramento della qualità della vita propria e di coloro che amiamo.
Vediamo alcuni dei principali vantaggi tecnici di trasferirsi in un altro paese:
- Paesi Senza Tassazione sulle Criptovalute come Portogallo, Svizzera, Malta, e diverse giurisdizioni dell’Est Europa (come la Slovenia) hanno una politica fiscale molto favorevole nei confronti degli investimenti in criptovalute. In alcuni di questi paesi, non esiste tassazione sulle criptovalute se detenute a lungo termine o se gli utili non derivano da attività commerciali. Altri esempi: Panama, Emirati Arabi , Singapore, Hong Kong, Monaco, Gibilterra.
- Ambiente Fiscale più Sostenibile Risiedere in un paese con una bassa o nulla tassazione sulle criptovalute permette di proteggere il proprio capitale e reinvestire i profitti senza subire pesanti prelievi fiscali. Questo crea un circolo virtuoso per l’investitore, che può accumulare risorse per nuovi investimenti senza dover temere che quasi la metà del proprio guadagno venga assorbita dallo Stato.
- Flessibilità e Innovazione Oltre ai vantaggi fiscali, questi paesi sono spesso più aperti alle nuove tecnologie e agli investimenti nell’innovazione. Ad esempio, Malta è conosciuta per essere una delle prime nazioni a regolamentare favorevolmente il settore blockchain, rendendola una destinazione molto attraente per chi lavora in questo campo.
- Accesso ai Mercati Globali Trasferirsi all’estero permette agli investitori di accedere a mercati più globalizzati e dinamici. Ad esempio, la Svizzera, grazie alla Crypto Valley di Zugo, è un hub mondiale per l’innovazione nel campo blockchain, con una rete di investitori e startup che possono favorire collaborazioni e opportunità di crescita.
Il Futuro degli Investitori Italiani
Rimanere in Italia significa dover navigare in un sistema fiscale sempre più complesso e oneroso. Questa scelta può sembrare sicura nel breve termine, ma i costi a lungo termine potrebbero essere altissimi in termini di perdite finanziarie e limitazione delle opportunità. Invece, espatriare in un paese fiscalmente favorevole permette di sfruttare al massimo i benefici delle criptovalute, sia in termini di guadagno personale che di sviluppo di nuove opportunità di business.
Se stai considerando l’opzione di lasciare l’Italia per un ambiente fiscale più amichevole, devi fare una valutazione attenta delle diverse destinazioni e delle loro normative, per capire quale possa costituire la migliore soluzione per il tuo caso concreto, unico e diverso da tutti gli altri.
Cenni generali dello scenario fiscale dei paesi attorno all’Italia.
In questo 2024 ci sono ancora diversi paesi europei che non tassano le plusvalenze sulle criptovalute. Tra i più rilevanti troviamo:
- Svizzera: L’attività individuale non è soggetta a tassazione, a meno che non venga considerata attività commerciale.
- Portogallo: Esente da imposte per le criptovalute detenute da almeno un anno.
- Cipro: Non tassa la compravendita di criptovalute, a meno che non derivi da attività societarie; in questo caso, l’aliquota è del 12%.
- Estonia: Applica basse imposte, offrendo un contesto fiscale favorevole
- Malta: Conosciuta come “l’isola della blockchain”, offre un ambiente regolamentare molto favorevole per chi lavora nel settore.
- Slovenia: Prevede esenzioni fiscali solo per le persone fisiche.
- Germania: Se le criptovalute sono detenute per più di 12 mesi, la vendita non è soggetta a tassazione. Ho approfondito il concetto sull’importanza del “tempo di detenzione delle criptovalute” in altri post che ti invito a consultare.
- Al di fuori dell’Europa, va segnalata l’interessante Panama,
Invece, al di fuori dell’Europa:
- Va segnalata l’interessante Panama, uno dei pochi paesi rimasti a fiscalità territoriale, e che non applica imposte sulle plusvalenze generate dalle cripto monete.Va segnalata l’interessante Panama, uno dei pochi paesi rimasti a fiscalità territoriale, e che non applica imposte sulle plusvalenze generate dalle cripto monete.
- Anche gli Emirati Arabi Uniti e El Salvador non applicano alcuna imposta sulle criptovalute.
- Va segnalata l’interessante Panama, uno dei pochi paesi rimasti a fiscalità territoriale, e che non applica imposte sulle plusvalenze generate dalle cripto monete
- Anche Hong Kong segue un approccio favorevole, tassando solo le operazioni effettuate da società.
- Se vuoi saperne di più sulle politiche fiscali di altri paesi o sulle regole specifiche, non esitare a chiedere ulteriori informazioni. Ovviamente, per beneficiare di queste esenzioni fiscali o per godere di aliquote ridotte, dovrai trasferire la tua residenza fiscale nel paese prescelto. Ricorda che non farlo ti esporrebbe al rischio di essere considerato un evasore fiscale.
Conclusioni
Mentre il gioco d’azzardo è tassato con un’aliquota massima al 20%, la decisione italiana di tassare le plusvalenze delle cripto valute al 42%, è un chiaro segnale contro gli investitori in questo settore. Tuttavia, ci sono valide alternative per chi vuole continuare a investire in criptovalute senza essere schiacciato dal peso delle imposte. Basta considerare di espatriare in paesi con tassazione nulla, o almeno più bassa: in questo modo si coglie l’opportunità non solo di proteggere i propri guadagni, ma anche di accedere a mercati più dinamici e innovativi.