Marzo 25

Malta paradiso fiscale?

By  Carla Galanti


Malta paradiso fiscale?

Malta è una gettonatissima residenza per chi vive oltre oceano, ma anche un’ottima occasione per vivere vicino all’Italia se sei italiano. Negli anni ’80 ha simboleggiato un’attraente località offshore e questa immagine ha aleggiato per diverso tempo.

Ma è corretto oggi considerare Malta paradiso fiscale? Prima di entrare nel merito, ecco un flash su cosa troverai qui oggi.

  • Cos’è giuridicamente un paradiso fiscale
  • Perchè Malta è stata considerata un paradiso fiscale
  • Come trasferire la residenza fiscale a Malta
  • Il sistema fiscale maltese
  • Il regime Non Dom a Malta
  • Il regime fiscale delle persone fisiche e delle società a Malta
  • La tassazione dei Capital Gain a Malta
  • Social Security a Malta
  • Pro e contro di vivere a Malta
  • Studiare l’inglese a Malta

Cosa è un paradiso fiscale

In inglese il termine appropriato è Tax Haven, nel senso che stai al riparo dalle tasse.  É comunemente considerata paradiso fiscale quella giurisdizione dove:

  • non si pagano tasse, o il prelievo fiscale è basso sia per le persone che per le società;
  • può vigere un livello di segretezza molto alto e si possono evadere le regole bancarie;
  • c’è la possibilità di eludere le normative fiscali del paese di residenza;
  • la pressione fiscale è molto bassa;
  • sono luoghi di forte attrazione per imprenditori ed investitori.

Ogni paese considera una propria lista di paradisi fiscali. per esempio ultimamente l’UE ha inserito nell’elenco Russia e Costa Rica, oltre alle Isole Vergini Britanniche e le Isole Marshall.  Possiamo aggiungere che il “Tax Justice Network” tiene traccia dei paesi “più complici” per chi vuole evadere le tasse e che al momento sono: Isole Vergini Britanniche, le Cayman e le Bermuda. Tutti questi sono argomenti trattati separatamente in questo blog.

Perché Malta potrebbe considerarsi un paradiso fiscale?

Fino agli anni ’80 Malta era sicuramente sinonimo di località offshore e paese a fiscalità agevolata. Ma successivamente, a partire dal 1994, ha modificato la propria legislazione per adeguarsi alle normative europee e internazionali. Questo processo di adeguamento ha affievolito negli anni la sua immagine di paese offshore. Vediamo oggi qualche ragione per cui Malta può essere riconosciuta come un paese che offre vantaggi fiscali, ma che, non per questo, può essere considerata un paradiso fiscale.

La sua posizione geografica strategica nel Mediterraneo:

Nel passato Malta è stata considerata  un paradiso fiscale per diversi aspetti. La repubblica di Malta è l’isola più grande, insieme a Gozo e Comino, incastonata nell’arcipelago  delle circa 14 isole Calipsee (oggi Maltese Islands). La Valletta è stata dichiarata capitale europea della cultura nel 2018. Ma per un ritmo di vita più lento, molti preferiscono l’isola di Gozo con la sua vivace Victoria e con le sue spiagge sabbiose. Ma oggi questo suo posizionamento geografico strategico nel Mediterraneo,  non è più sufficiente per considerarla come paradiso fiscale.

Il  regime fiscale sui capital gain:

A Malta non si pagano tasse sui capital gain di fonte estera, neanche se vengono introdotti nel paese. Troverai di più in questo articolo, a proposito del regime delle remittance.

I benefici della “residenza Non-Dom”:

Le persone straniere che risiedono a Malta sono considerate residenti “Non Dom” e per questo NON sono tassate in base al principio europeo worldwide, ma sono tassate solo sul reddito prodotto a Malta o su quella parte di reddito introdotta a Malta. Questo sistema delle “remittance” prevede la tassazione della parte di reddito introdotta nel territorio in base ad un’aliquota forfettaria del 15%.

Il favorevole principio del “Full Imputation System”:

L’imposizione tributaria sulle società fiscalmente residenti a Malta, è molto favorevole in quanto basata sul principio del “Full Imputation System”. E’ un sistema misto che comprende i rimborsi fiscali per gli azionisti. L’aliquota per le tasse sulla società è formalmente al 35%, ma di fatto a Malta questa aliquota può essere abbassata fino al 5%. Secondo qualche interpretazione estensiva, la previsione di un’ aliquota cosi bassa potrebbe indurre alla considerazione che Malta assomigli a paradiso fiscale. Ma non è cosí.

L’imposizione tributaria leggera sui pensionati:

Malta potrebbe essere considerata una sorta di paradiso fiscale per pensionati europei e svizzeri? In effetti l’aliquota d’imposta sulle pensioni per i residenti fiscali a Malta è del 15%, a prescindere dall’importo della pensione. E i pensionati che hanno compiuto 61 anni possono avere il beneficio della detrazione fiscale per effetto della “tax rebate”. Ma questo non può costituire un pilastro per considerare Malta come paradiso fiscale.

Elementi inequivocabili che non supportano l’inquadramento di Malta come paradiso fiscale:

Il periodo storico-economico e l’evoluzione legislativa del governo maltese sono abbastanza chiare per eliminare qualsiasi dubbio su Malta come paradiso fiscale. Basta ricordare le modifiche legislative maltesi fin dagli anni ’80 e le riforme fiscali degli anni 2007/2010 del governo, con l’adesione al sistema europeo, che hanno comportato anche l’abolizione di certi benefici per le International Trading Companies ITC e per le Holding Companies. Infine, consideriamo anche che Malta è entrata a tutti gli effetti nell’eurozona; è diventata membro del Commonwealth; ed ha assunto l’euro come moneta. Tutti questi fattori compresa la sua adesione all'” Inclusive Framework” del Beps, promosso dalla politica dell’Ocse, si pongono in netto contrasto ai fini della definizione di Malta come paradiso fiscale.

Pertanto, il fatto che il sistema maltese preveda un’imposizione tributaria per tutti i suoi residenti fiscali, e non solo per i pensionati, di gran lunga inferiore a quella italiana, non può essere elemento sufficiente per considerare ancora oggi Malta come paradiso fiscale.

Come trasferire la residenza fiscale a Malta

Quando ti trasferisci all’estero e ti vuoi liberare dalla residenza fiscale in Italia, devi possedere la ferma volontà di NON risiederci più, in Italia. Purtroppo in molti credono che la residenza fiscale sia solo un documento o una certificazione formale sganciata dalla realtà. La residenza fiscale è invece lqualcosa di molto sostanziale che riguarda la tua vita. E’ la situazione di fatto dalla quale emerge che consideri come unica tua casa, il nuovo paese dove ti trasferisci. Per questo motivo,  in questo nuovo paese devi avere il tuo centro vitale d’interessi. Non solo la casa, ma anche per esempio la palestra o il club d’equitazione; il tuo ufficio e la scuola dove vai ad imparare l’inglese; il tuo medico di fiducia e i tuoi amici più cari.

Per un italiano trasferire la residenza fiscale a Malta è facile. Comporta risiedere nel territorio per 183 giorni l’anno ed avere nel paese il proprio centro d’affari e interessi, ad esclusione di qualsiasi altro. Per stabilirti a Malta devi soddisfare requisiti di residenza non complicati, come per esempio, quello che richiede l’autosufficienza economica. Quest’ultima può essere dimostrata dalla disponibilità di un capitale di almeno 23.300€ (circa) per una coppia, oppure  da una somma di 14.400€ (circa) da un single.

 

Funzionamento del sistema fiscale Maltese

Posso anticiparti che tra Italia e Malta vige l’accordo sul divieto di doppia imposizione, per cui se sei residente fiscale a Malta non dovrai legalmente pagare le tasse in Italia. Ed ovviamente questo principio non ha nulla a che vedere con Malta come paradiso fiscale.

Il sistema fiscale maltese è informato al principio worldwide, per cui la società costituita a Malta paga le tasse sui redditi che produce in tutto il mondo, compresi quelli prodotti nel territorio maltese. Ma non è sufficiente fermarsi al principio worldwide per esaurire il meccanismo della responsabilità fiscale a Malta. Infatti i vantaggi del sistema fiscale maltese riguardano sia le persone che le società. La residenza individuale è beneficiata dal regime “Non Dom”. Mentre il vantaggio per le società è offerto dal regime del FIS, cioè del Full Imputation System. Ecco cosa devi sapere.

Caratteristica del regime “Non Dom” a Malta

Il regime Non Dom è peculiare e molto vantaggioso per coloro che non sono nati a Malta. Ma, riprendendo da dove siamo partiti all’inizio, questa caratteristica non comporta che Malta possa essere considerata un paradiso fiscale per questo.

Il concetto di domicilio nei paesi britannici, è differente dal concetto di domicilio italiano. Il significato pratico dal punto di vista fiscale è che uno straniero (quindi una persona nata in un altro paese diverso da Malta) residente in un paese di origine britannica (Gran Bretagnia, Malta, Tahilandia etc…) paga le tasse solo sui propri redditi prodotti nel territorio. Mentre non paga tasse sui propri redditi prodotti all’estero.

Pertanto il beneficio più importante per un italiano residente fiscale a Malta, è il suo status personale di residente Non Dom che permette di pagare le tasse solo sui redditi prodotti nel territorio maltese, e non anche sui suoi redditi esteri, come invece prevederebbe il principio worldwide.

La domandona che ti devi fare è: a Malta non pagherò mai tasse sui miei redditi esteri?

Non è proprio cosi.

Infatti l’esenzione d’imposta per i redditi esteri ha un’ eccezione: la parte di reddito che tu introduci nel paese segue il principio chiamato delle “remittance” che prevede su quella parte di reddito un’aliquota d’imposta pari al 15%.

Il sistema delle rimesse puoi trovarlo per esempio, anche in Thailandia.

A proposito di tributi, a Malta è anche dovuta un’imposta minima annuale di €5000. Inoltre per ogni familiare a carico o assistente domiciliare, si deve aggiungere la somma di €500 (circa).

Regime fiscale delle persone fisiche

La responsabilità fiscale individuale del residente Non-Dom è disciplinata diversamente a seconda che il proprio reddito venga prodotto a Malta o all’estero.

Per la tassazione delle persone fisiche che producono reddito nel territorio di Malta, sono previsti scaglioni che vanno dallo 0% al 35 % (mentre in Italia dal 23 al 43%). Le fasce di reddito sono classificate anche in base alla propria situazione personale a seconda del proprio status di single, sposato o con figli.

Scommetto stai pensando di non pagare tasse sui tuoi redditi esteri. Hai ragione.  Ma questo non ti deve indurre a pensare che Malta sia un paradiso fiscale!

Ricordati sempre che un italiano che risiede a Malta non paga tasse sui redditi esteri, a meno che introduca nel paese anche solo parte di quel reddito estero. Si, infatti il sistema fiscale dei paesi Non Dom come Malta (puoi vedere anche le lontane Thailandia o Filippine per esempio) è governato dal principio delle remittance: la parte di reddito estero che viene introdotta nel paese è tassata con un’aliquota del 15%.

Fiscalità delle società a Malta

Anche per le società costituite a Malta e domiciliate nel territorio, vige il criterio d’imputazione worldwide, tipico europeo, per cui vengono tassati tutti i redditi esteri oltre che quelli prodotti all’interno del territorio. L’aliquota fiscale flat per le imprese è del 35%. Ma lo scenario della tassazione societaria maltese non è completo senza considerare una sua specifica caratteristica: il principio del “full imputation system”.

Il principio fiscale FIS: “Full Imputation System” Maltese.

Ma a prescindere dalle considerazioni fatte sulla natura di Malta come paradiso fiscale, vediamo quali sono i vantaggi fiscali concreti nel costituire una società a Malta.

Lo scopo di Malta è attarre imprenditori. Per questo il governo ha implementato una politica fiscale vantaggiosa. In particolare ha evitato che gravasse sui soci il principio di doppia imposizione.

Infatti a seguito del pagamento dell’imposta sulle società da parte degli azionisti, non viene addebitata loro alcuna ulteriore imposta sui redditi personali, dopo la distribuzione degli utili societari.

Il socio azionista non pagherà due volte al momento della distribuzione degli utili, dopo pagate le tasse sulla società.

É un modello d’imputazione integrata che protegge gli azionisti dall’aliquota d’imposta sui dividendi dopo decisa la distribuzione degli utili agli azionisti stessi. L’azionista diviene titolare di un credito d’imputazione dell’imposta pagata dalla società, e annullato il suo onere fiscale.

Gli azionisti infatti acquisiscono un credito rispetto all’imposta già pagata sulla società. In base a questo credito l’azionista può arrivare a chiedere un rimborso dei 5/7, 6/7 0 dei 2/3 , in base alla tipologia del reddito ed ai requisiti nel caso concreto. In certi casi l’aliquota fiscale effettiva può essere ridotta fino al 5%.

Tassazione capital gain a Malta

Il residente Non Dom non paga imposte sui capital gain a Malta neanche sulle remittance, cioè non paga tasse neanche sulla parte di plusvalenza introdotta a Malta.

Social Security a Malta

Malta è una tipica giurisdizione europea e non fa eccezione rispetto al resto d’Europa in tema di assistenza sanitaria: per usufruire dell’assistenza sanitaria gratuita ogni residente (una volta in possesso dell’ID) deve versare i contributi di sicurezza sociale. In attesa che maturi il periodo contributivo utile per maturare il diritto ad usufruire dell’assistenza, si stipula un contratto di assicurazione sanitaria.

Cosí, prima di trasferirsi dall’Italia è buona cosa attivare la Tessera Europea di Assicurazione Malattia (TEAM), equivalente alla tessera sanitaria italiana. In questo modo ti assicuri di non dover pagare a Malta l’eventuale servizio ospedaliero o le cure mediche.

Viceversa quando si risiede a Malta e si vuole andare in Italia, per ricevere l’assistenza ospedaliera gratuita, bisogna ritirare la tessera sanitaria europea EHIC (European Health Insurance Card) per essere supportati fuori dall’Italia.

Per ulteriori info potete vedere qui [email protected]

Questo il sito ufficiale del Governo maltese

Pro e contro di vivere a Malta

In sintesi, anche se ti piacesse considerare Malta come paradiso fiscale, prima di trasferirti in qualsiasi paese, ti conviene  esaminarlo non solo dal punto di vista migratorio e fiscale, ma anche sotto il profilo ambientale, sociale e di vita in generale. Perchè ci devi vivere.

Questa valutazione dipende dai tuoi gusti personali e dalle tue preferenze. Qualcosa che per te è fantastico, per altri potrebbe sembrare inconcepibile. E viceversa.

Tre macro ineliminabili “contro” su Malta.

  1. Hai mai sofferto di mal d’Isola? Prima di decidere di trasferirti a Malta ti devi chiedere se potresti sentirti a tuo agio in un territorio di circa 250mq circondato dal mare.
  2. Dal territorio ristretto discende l’inflazionamento del traffico. Sei un tipo che s’innervosisce quando rimane bloccato nel traffico?
  3. Ti trasferisci a Malta pensando di trovare facilmente un’abitazione su una spiaggia bianca e sabbiosa? Non è assolutamente scontato, perchè le coste sono in gran parte rocciose.

Quattro “pro” per considerare Malta:

1. Il trasferimento di residenza è molto facile per gli italiani.

2. La storia del paese è testimoniata dalla cultura e dalle opere monumentali che la fanno attraente calamita per il turismo.

3. Lo straniero è avvantaggiato fiscalmente in base allo status fiscale di residente Non Dom.

4. Il vantaggio fiscale è presente anche per aziende e soci in base al principio del “full imputation system”.

Studiare l’inglese a Malta

Si, la lingua ufficiale a Malta è l’inglese, oltre il maltese. Ed anche per questo è considerata luogo ideale per imprenditori ma anche un’alternativa eccellente alla Gran Bretagna per chi vuole praticare l’inglese.

Motivo in più per molti di scegliere la piccola e soleggiata Malta al posto delle fredde regioni del nord Europa.

Se ti può aiutare condivido una classifica 2023 delle migliori scuole d’inglese a Malta.

Carla Galanti

About the author

Expat da più di 10 anni con un'attrazione forte, sin da piccola, per la scoperta di luoghi inesplorati. Amica fedele e naturalmente di buon umore, sono sportiva anche quando dormo. Nasco a Cagliari dove mi laureo in legge e pratico la professione forense . Presto mi occupo di sviluppo delle organizzazioni e delle persone. Vivo molti anni a Milano da dove parto con Mario per lasciare l’Italia. Viviamo, come residenti fiscali, per lungo tempo in 3 paesi completamente differenti tra loro: Mauritius, Malesia e, da 5 anni, Panama. Attivare e gestire un espatrio sicuro è diventato da subito il mio appassionante lavoro principale. La mia esperienza come expat unita alla mia competenza in diritto migratorio e fiscale, mi hanno consentito di aiutare molte persone ad espatriare con successo.

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